L’oro continua il trend al ribasso della settimana precedente, con il prezzo che si aggira intorno al livello di 2.020-2.025 dollari, anche se il dollaro rimane sulla difensiva.
I mercati stanno affrontando un momento di pausa prima della pubblicazione dei dati sull’indice dei prezzi al consumo statunitense di domani e dopo che lo scorso venerdì il Bureau of Labor Statistics del Dipartimento del Lavoro ha presentato le revisioni annuali dei dati CPI.
L'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2% a dicembre invece dello 0,3% riportato il mese scorso. Inoltre, i dati di novembre sono stati rivisti al rialzo, con l’IPC in aumento dello 0,2%, anziché dello 0,1% come precedentemente stimato. E anche in ottobre, l'indice dei prezzi al consumo ha guadagnato lo 0,1% rispetto allo 0% riportato in precedenza.
Gli investitori si stanno astenendo dal piazzare nuove scommesse direzionali sia sul dollaro che sull’oro, poiché si sono ridotte le scommesse sul taglio dei tassi di interesse della Fed.
I mercati attualmente scontano solo il 16% di possibilità di un taglio dei tassi da parte della Fed a marzo, con le probabilità di un taglio dei tassi a maggio che si attestano a circa il 60%.
Oggi, l'esercito israeliano ha dichiarato di aver condotto una "serie di attacchi" nel sud di Gaza che si è "conclusa", pochi giorni dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto una proposta di cessate il fuoco di Hamas.
Inoltre, anche le preoccupazioni per il rallentamento economico della Cina e il rally del mercato azionario sui titoli globali, alimentato dagli incoraggianti risultati aziendali, sostengono lo slancio ribassista dell’oro in un contesto di scambi prudenti guidati dai dati pre-IPC statunitense e dall’allentamento delle tensioni geopolitiche.
Analisi tecnica
Il prezzo dell’oro ha mostrato la rottura al ribasso del supporto della linea di tendenza crescente a 2.023 dollari.
Una chiusura giornaliera al di sotto di quel livello potrebbe innescare un nuovo ribasso verso la cifra tonda di 2.010 dollari.
Il Relative Strength Index a 14 giorni punta verso il basso sotto il livello 50, evidenziando un potenziale ribassista.
Tuttavia, se il supporto della linea di tendenza a 2.023 dollari regge, l’oro potrebbe puntare verso i 2.030-2.035 dollari con un rimbalzo iniziale. Quella zona è la confluenza delle SMA a 21 e 50 giorni. Ma, solo la chiusura al di sopra del livello dei 2.040 dollari potrebbe riaccendere le possibilità di una nuova svolta rialzista. #Gold #oro
ความคิดเห็น