L'oro ha accelerato il suo ribasso fino a 1.900,83 dollari, il minimo in quasi due settimane. Il dollaro è salito sulla scia del peggioramento dell’umore del mercato, poiché gli investitori sono stati spaventati dalle promesse delle banche centrali di mantenere i tassi più alti per un periodo più lungo e dai dati poco confortanti provenienti degli Stati Uniti.
L'indice della fiducia dei consumatori delle banche centrali statunitensi ha prolungato il crollo di settembre a 103,0, in calo rispetto al 108,7 rivisto in rialzo di agosto. L'indice della situazione attuale è salito leggermente a 147,1, anche se le aspettative sono scese a 73,7, ben al di sotto del livello di 80, di solito, un indizio di un'imminente recessione. Inoltre, le vendite di case nuove sono scese dell'8,7% in agosto, molto peggio del precedente aumento del 4,4%. Sul fronte positivo, invece l'indice manifatturiero della Fed di Richmond è migliorato a settembre a 5 da -7 del mese scorso.
Il presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, Neel Kashkari, ha parlato in diretta, affermando che esiste una probabilità del 60% di un atterraggio morbido e una probabilità del 40% che la Fed debba ancora aumentare i tassi più in alto per domare l’inflazione. Ha anche aggiunto che il calo dell’inflazione nel prossimo anno potrebbe giustificare la riduzione del tasso dei fondi federali per impedirne un irrigidimento.
Gli investitori temono che la stretta monetaria possa continuare più a lungo del previsto poiché la scorsa settimana i membri della Fed hanno chiarito che non sono ancora pronti per ammorbidire la politica monetaria. La maggior parte delle banche centrali di tutto il mondo ha riaffermato il proprio impegno a mantenere i tassi più alti più a lungo, ritardando un possibile taglio dei tassi alla fine del 2024.
Tutte queste circostanze hanno alimentato la domanda per il dollaro e mantenuto l’oro al limite inferiore del suo range mensile. All'inizio della giornata, il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni ha raggiunto il picco al 4,56%, il livello più alto dal 2007, quando raggiunse il picco al 4,57%.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero suggerisce un’altra discesa, e l’oro è in netto calo per il secondo giorno consecutivo, accelerando il suo crollo al di sotto di tutte le medie mobili. La media mobile semplice a 100 è quella che si dirige più decisamente verso il basso, sebbene si collochi al di sopra delle SMA convergenti di 20 e 200. Allo stesso tempo, l'indicatore Momentum è sceso leggermente, appena sotto il limite di 100, mentre l'indicatore Relative Strength Index si dirige verso l’alto intorno a 39 senza segni di esaurimento ribassista.
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