L'oro ha subito il suo più grande calo settimanale da metà novembre, nonostante la ripresa di venerdì, dopo che la Federal Reserve americana ha indicato che saranno necessari ulteriori aumenti dei tassi di interesse per frenare l'inflazione, nonostante le crescenti preoccupazioni di recessione.
Anche la Banca centrale europea e la Banca d'Inghilterra hanno segnalato simili strategie.
Pertanto, si é avuto un significativo aumento dei rendimenti obbligazionari globali che hanno relegato l'oro ad una settimana negativa.
L'oro spot è salito dello 0,9%, ma questa settimana ha perso circa lo 0,2%. I futures sull'oro degli Stati Uniti sono saliti dello 0,7% a $ 1.800,20.
Venerdì, i prezzi dell’oro hanno avuto un rimbalzo correttivo dopo la forte pressione di vendita della sessione precedente, grazie alla domanda di rifugio sicuro conseguente al forte calo di tutti i mercati azionari sulla scia dell’atteggiamento da falco delle principali banche centrali.
Analisi tecnica
L'oro è riuscito a salire al di sopra dei 1.790$ (SMA a 200 giorni) nonostante il forte calo di giovedì. Restandovi, manterrà una propensione rialzista.
La stabilizzazione al di sopra 1.790$, trasformando tale livello in supporto, potrebbe far testare all’oro i 1.800$ nel breve termine, prima di puntare a 1.830$ (ritracciamento di Fibonacci del 50% del trend ribassista a lungo termine) e 1.860$ (livello statico).”
Al contrario, l'area 1.780$/1.775$ (ritracciamento di Fibonacci 38,2%, SMA a 20 giorni) si allineerebbe come supporto iniziale prima di 1.740$ (livello statico) e 1.720$ (SMA a 100 giorni, SMA a 50 giorni)."
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