Il prezzo dell'oro ha esteso la sua serie di perdite per il terzo giorno consecutivo di negoziazione, registrando anche una piccola perdita settimanale, dopo essere salito martedì a nuovi massimi storici sopra i 2.480 dollari.
La correzione dell'oro rispetto al livello record raggiunto all'inizio della settimana si è accentuata oggi, con il rendimento statunitense a 10 anni che è cresciuto e il dollaro statunitense che, beneficiando dei flussi di rifugio sicuro, ha recuperato qualche posizione grazie alle crescenti speculazioni sulla vittoria del Partito Repubblicano nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti.
Le aspettative per il ritorno di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti sono aumentate e, contestualmente, anche le prospettive che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden possa rinunciare alla sua candidatura a causa di condizioni mediche.
Trump è noto per favorire politiche commerciali protezionistiche, che aumentano l’attrattiva del dollaro.
Analisi tecnica
Il prezzo dell’oro è scivolato ulteriormente sotto i 2.400 dollari nell’odierna sessione europea.
Il metallo prezioso si è indebolito dopo non essere riuscito a mantenersi al di sopra della soglia cruciale di 2.450 dollari. Le prospettive a breve termine del prezzo dell’oro rimangono stabili poiché le medie mobili esponenziali a breve e lungo termine sono in rialzo.
La linea di tendenza in avanzamento tracciata dal minimo del 14 febbraio a 1.984,30 dollari costituirà un importante supporto.
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