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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro ha chiuso la peggiore settimana in cinque mesi

L'oro è scivolato di quasi il 4% nei due giorni di negoziazione precedenti e giovedì ha toccato il livello più basso delle ultime due settimane.

Venerdì, il prezzo è salito dello 0,2% a 2.333,75 dollari per effetto di una combinazione di preoccupazioni di mercato e geopolitiche che hanno portato gli investitori a cercare conforto nella sua sicurezza. Ma ha chiuso la settimana peggiore degli ultimi cinque mesi e mezzo, toccando a inizio sessione il minimo dal 9 maggio di 2.325 dollari, a causa del ridimensionamento delle speranze di tagli dei tassi di interesse da parte della banca centrale statunitense.

La notizia che la Cina ha iniziato un secondo giorno di manovre di guerra attorno a Taiwan, così come la decisione di Irlanda, Norvegia e Spagna di riconoscere lo stato indipendente della Palestina, hanno accresciuto le tensioni geopolitiche e influenzato i mercati, contribuendo a stimolare la domanda di oro.

Dopo aver raggiunto lunedì il livello record di 2.449,89 dollari, l’oro ha perso oltre 100 dollari nella settimana, con un calo del 3%, il peggior calo settimanale dall'inizio di dicembre.

Questa settimana, la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione della Fed ha mostrato che il percorso della banca centrale verso un'inflazione al 2% potrebbe richiedere più tempo del previsto. Inoltre, anche i dati preliminari del PMI statunitense di maggio più alti del previsto, soprattutto nel settore dei servizi che è stato individuato come uno dei principali fattori che contribuiscono all’elevata inflazione, hanno scoraggiato le scommesse sull’attuazione di tagli anticipati dei tassi di interesse da parte della Fed e i trader si sono indirizzati verso un solo taglio nel 2024, come mostrato dal FedWatch Tool del CME, con una probabilità del 63% che questo avvenga entro novembre.

Pertanto, tutta la settimana è stata segnata da una progressiva perdita di interesse verso l’oro da parte degli investitori occidentali per effetto dell'incertezza sui tempi dei tagli dei tassi della Fed. Ma quando la Fed effettivamente lo farà, l’oro tornerà inesorabilmente a crescere.

Tuttavia, nonostante l’incertezza sulle prospettive dei tassi statunitensi, l’oro guadagna finora il 13% da inizio anno, per effetto della forte domanda delle banche centrali e degli investitori privati, con i cinesi in testa, e delle costanti incertezze geopolitiche. Ma, sebbene ci sia il rischio di una diminuzione degli acquisti di oro da parte degli investitori cinesi nella seconda metà dell'anno, poiché il governo sta facendo maggiori sforzi per reflazionare l'economia, difficilmente si ritornerà indietro, poiché la domanda di oro, a quel punto, sarà sostenuta dagli investitori occidentali, grazie alla riduzione dei tassi della Fed.

Analisi tecnica

Il prezzo dell’oro è decisamente sceso al di sotto di un’importante linea di tendenza rialzista da febbraio, inaugurando un nuovo clima tecnico più ribassista.

Il forte calo rispetto ai massimi storici registrati lunedì suggerisce che l’oro è probabilmente entrato in una fase ribassista nel breve termine, favorendo le posizioni corte rispetto a quelle lunghe.

Con la rottura al di sotto del minimo di 2.325 dollari si potrebbero aprire nuovi obiettivi ribassisti e l'oro potrebbe rischiare di scendere fino a $ 2.303 (estrapolazione di Fibonacci del 61,8% del precedente movimento al ribasso da $ 2.435 a $ 2.355) o anche fino a $ 2.272 (il 100% del precedente movimento al ribasso). Quest'ultimo livello è anche il supporto del massimo inferiore del 3 maggio.

Il Relative Strength Index è diventato ipervenduto ed è poi rientrato in territorio neutrale sulla barra precedente, suggerendo una maggiore possibilità di un pullback. Tuttavia, è anche possibile che l'oro possa correggere al rialzo e ritornare sulla linea di tendenza con un movimento di ritorno al passato prima di ribaltarsi e scendere.

Comunque, le tendenze a medio e lungo termine del metallo prezioso sono ancora rialziste, suggerendo che una ripresa rimane possibile, ma l’attuale azione dei prezzi non suggerisce che nell’immediato possa essere così. Solo la rottura decisiva al di sopra della linea di tendenza a 2.360 dollari fornirebbe la prova di una ripresa e di un’inversione della tendenza al ribasso a breve termine. #gold #oro

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