Oggi l'oro ha prolungato il suo rally giornaliero, guadagnando oltre il 3%, ed ha raggiunto i 1.930 dollari per la prima volta in oltre due settimane. Le crescenti tensioni geopolitiche in vista del fine settimana hanno pesato sui rendimenti dei titoli del Tesoro USA ed hanno fornito la benzina per la corsa dell’oro, che guadagnerà questa settimana oltre il 5%, registrando la migliore settimana degli ultimi sette mesi.
L'intensificarsi del conflitto in Medio Oriente, con l’esercito israeliano che ha effettuato i primi raid via terra a Gaza, ha spinto gli investitori a correre verso il bene rifugio per eccellenza.
Israele ha affermato che la sua fanteria e i suoi carri armati hanno effettuato raid all'interno della Striscia di Gaza. È il primo annuncio del passaggio da una guerra aerea a operazioni di terra per sradicare i combattenti di Hamas una settimana dopo il loro attacco mortale nel sud di Israele.
Gli investitori si stanno rifugiando verso paradisi sicuri col crescere dei rischi associati alle tensioni in Medio Oriente. Inoltre, se la situazione geopolitica dovesse peggiorare, ci sono buone probabilità che i prezzi dell'oro possano raggiungere il livello di 2.000 dollari, giacché nell’arco della sola giornata di oggi sono schizzati in alto di ben 60 dollari per oncia.
L’oro ha anche ricevuto un’ulteriore spinta dalle aspettative che i tassi di interesse statunitensi potrebbero aver raggiunto il picco. I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati a settembre a causa dell’aumento dei costi di affitto e benzina, ma l’inflazione di fondo sta rallentando.
Pertanto, attualmente, il mercato si aspetta che la Fed non alzi i tassi nella riunione di novembre.
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