Dopo l'azione modesta di ieri, l'oro ha guadagnato terreno ed è salito fin verso i 2.050 dollari nella seconda metà della giornata di oggi. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è rimasto sempre sulla difensiva chiudendo poco sopra al 3,9%, aiutando l’oro a guadagnare terreno. Pertanto, l'oro è stato scambiato con un tono decisamente migliore grazie alla generale debolezza del dollaro, avvicinandosi al massimo registrato la scorsa settimana di 2.047,90 dollari.
Il tono positivo del mercato azionario riflette la persistente propensione al rischio, minando la domanda per la valuta americana, con Wall Street che ha esteso i guadagni settimanali.
Il calendario macroeconomico degli Stati Uniti aveva poco da offrire, con i permessi di costruzione di novembre che sono diminuiti del 2,5% su base mensile e i nuovi progetti di costruzione che sono aumentati del 14,8% nello stesso mese.
L'interesse speculativo attende la misura dell'inflazione preferita dalla Federal Reserve, l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali, che verrà pubblicato venerdì.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mantiene il rischio inclinato al rialzo. L’oro è cresciuto quando ha incontrato il ritracciamento intraday vicino alla media mobile semplice a 20 periodi, mentre le medie mobili più lunghe segnano un modesto rialzo, molto al di sotto di quella più breve. Inoltre, gli indicatori tecnici registrano modesti progressi intraday, sebbene l’indicatore Momentum rimanga su livelli neutrali.
L’oro è rialzista anche nel breve termine, come mostrato nel grafico a 4 ore che evidenzia un supporto intraday piatto a SMA 100, mentre la SMA 20 guadagna trazione al rialzo sopra quella più lunga. Nel complesso, si prevede che l’oro possa avanzare con un ritmo lento, poiché non esiste un catalizzatore imminente che possa innescare una rottura rialzista. FXSTREET. #gold #oro
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