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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro ha rintracciato fin sotto l’area dei 1.990 dollari

Il prezzo dell'oro ha cancellato i guadagni di ieri, scendendo dell’1,35%, poiché i dati in arrivo dagli Stati Uniti hanno mostrato segni di resilienza grazie ad un solido rapporto sulle vendite al dettaglio. E anche la produzione industriale si è ripresa ad aprile, pur se quella manifatturiera si è attestata in territorio di contrazione.

In particolare, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4% su base mensile, al di sotto delle stime dello 0,8% ma, escludendo le automobili, sono aumentate dello 0,4% su base mensile, in linea con le stime. Entrambe i valori superano i dati di marzo, che hanno mostrato un crollo delle vendite. Tuttavia, i dati su base annua sono aumentati dell'1,6% rispetto all'aumento del 2,4% del mese precedente, suggerendo una continua decelerazione dell'economia degli Stati Uniti.

Per quanto riguarda la produzione industriale, la Federal Reserve ha pubblicato i dati di aprile, mostrando un aumento dello 0,5% su base mensile, al di sopra delle stime dello 0%, mentre su base annua, è salita allo 0,2% dallo 0,1% di marzo. Nello stesso rapporto, la produzione manifatturiera è cresciuta al ritmo dell'1% su base mensile, schiacciando le previsioni dello 0,1%, con la produzione di autoveicoli a primeggiare.

I fattori sopra menzionati e l'aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi hanno rappresentato un forte ostacolo per i prezzi dell’oro. Al rilascio dei dati, l’oro ha esteso le sue perdite ed ha raggiunto nuovi minimi che sta continuando ad aggiornare, dopo aver toccato un massimo giornaliero di 2018,28$.

I rendimenti dei buoni del Tesoro statunitensi hanno continuato a salire grazie ai funzionari della Federal Reserve guidati dal presidente della Fed di San Francisco Loretta Mester e dal presidente di Richmond, Thomas Barkin, che si sono espressi in maniera abbastanza aggressiva.

Mester ha affermato che la Fed non può fare molto per rallentare la crescita economica a lungo termine, ma può "fare la sua parte" affrontando l'inflazione ed ha sottolineato l'impegno della Fed per portare l'inflazione all'obiettivo del 2%. Thomas Barkin ha invece affermato che, se sono necessari ulteriori aumenti per abbattere, è "a suo agio".

Prospettive tecniche

L’oro sta viaggiando al di sopra delle medie mobili esponenziali a 50, 100 e 200 giorni, ciascuna a 1978,42$. Tuttavia, dal raggiungimento del massimo da inizio anno di 2081,82$, ha ritracciato bruscamente al di sotto del massimo del 13 aprile di 2048,79$, aprendo la porta a un pullback più profondo. Da allora, è sceso di oltre il 4%, estendendo adesso le perdite oltre la soglia dei 2000 dollari. Il prossimo supporto è l'EMA a 50 giorni posto a 1.978,43$ prima di raggiungere il ​​minimo oscillante del 19 aprile a 1.969,34$. #gold #oro

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