Il prezzo dell'oro si muove centrandosi sopra la chiusura di venerdì scorso, sebbene abbia avuto oggi una discreta gamma di oscillazione.
Un più profondo ribasso appare limitato a causa delle crescenti aspettative di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve e dell'umore avverso al rischio sostenuto dalle tensioni geopolitiche in corso in Medio Oriente.
I deludenti dati di luglio relativi all’occupazione negli Stati Uniti hanno sollevato timori per una recessione del paese e hanno innescato la possibilità di tagli dei tassi più ampi da parte della Fed a settembre. Infatti, il mercato ora sta prendendo in considerazione una probabilità superiore al 70% di un taglio di 50 punti base a settembre.
Oggi i mercati guarderanno all'indice statunitense ISM Services Purchasing Managers Index, che dovrebbe migliorare a 51,0 a luglio da 48,8 a giugno. Se i dati risultassero migliori del previsto, il dollaro potrebbe salire pesando sull’oro.
Tuttavia, le crescenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente potrebbero aumentare i flussi verso i beni rifugio a vantaggio dell’oro. Già svariate nazioni hanno esortato i propri cittadini a lasciare il Libano temendo una guerra più ampia in Medio Oriente e il generale statunitense responsabile delle truppe americane in Medio Oriente è arrivato sabato sul posto in attesa di un potenziale attacco contro Israele da parte dell'Iran, in rappresaglia per l'uccisione dei due importanti leader di Hamas e Hezbollah.
Analisi tecnica
Il prezzo dell’oro mantiene intatte le sue prospettive rialziste, con la media mobile esponenziale a 50 giorni che continua a fornire benzina alla crescita del prezzo.
Tuttavia, il prezzo dell'oro deve riportarsi verso il suo massimo storico di $ 2.483,75 per ritrovare una più decisa spinta al rialzo, rimanendo protetto dalla linea di tendenza in salita a $ 2.225, tracciata dal minimo del 6 ottobre vicino a $ 1.810,50, che rappresenta un importante supporto a lungo termine. #gold #oro
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