Il prezzo dell'oro ha aperto la nuova settimana in discesa fino a $ 2.666, dopo la precedente conclusasi in maniera pessima. Le preoccupazioni economiche per la Cina stanno esercitando pressione al ribasso sul prezzo dell'oro.
Il pacchetto di debito da 10 trilioni di yuan e l'indebolimento dell'inflazione cinesi hanno sollevato preoccupazioni sulle prospettive economiche della nazione, appesantendo ulteriormente il prezzo dell'oro, giacché la Cina ne è il più grande consumatore al mondo.
L'indice dei prezzi al consumo cinese è aumentato dello 0,3% il mese scorso rispetto all'anno precedente, rallentando rispetto all'aumento dello 0,4% di settembre e al minimo da giugno, mancando un aumento stimato dello 0,4%.
Inoltre, i potenziali dazi che il presidente eletto Trump imporrà una volta tornato in carica rendono cauti i mercati per le conseguenze economiche che potranno avere sulla Cina.
Questo nervosismo non giova al metallo prezioso anche se il dollaro sta rifiatando dopo il forte aumento della settimana precedente.
I mercati stanno ricorrendo anche a riposizionamenti in vista dei dati sull'inflazione statunitense previsti per mercoledì. Tuttavia, il sentiment generale del mercato avrà un ruolo importante nell'influenzare l’andamento del dollaro e del prezzo dell'oro, in condizioni di scarsa operatività conseguenti alla festività odierna del Veterans Day negli Stati Uniti.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro ha violato il supporto di $ 2.673, corrispondente al livello di ritracciamento di Fibonacci del 61,8% dell'ultimo rally record dal minimo del 10 ottobre di $ 2.604 al nuovo massimo storico di $ 2.790.
Se lo slancio ribassista continuasse, il successivo supporto sarebbe rappresentato da $ 2.641, che è la confluenza della media mobile semplice a 50 giorni e del livello di Fibonacci del 78,6% dello stesso rally.
L'indice di forza relativa a 14 giorni punta verso il basso sotto il livello 50, avendolo perforato dall'alto venerdì scorso. Pertanto, l’oro rimane ancora sotto pressione.
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