Il prezzo dell’oro ha esteso la precedente tendenza ribassista, già vista nell’arco della seconda parte della scorsa settimana, attestandosi poco al di sopra della resistenza dei 2.145 dollari. Il sentiment positivo del mercato, combinato con la ripresa del dollaro, sta spirando come vento sfavorevole per l’oro.
A questo punto, sono tre i giorni consecutivi in cui il prezzo dell'oro viene scambiato in negativo, poiché stanno affievolendosi le speranze di un taglio dei tassi di interesse a giugno da parte della Fed, a fronte dei dati sull’inflazione statunitense pubblicati la scorsa settimana.
Inoltre, anche le aspettative di inflazione quinquennali dell’Università del Michigan si sono mantenute stabili al 2,9%, supportando le scommesse su un ritardo nella svolta di politica monetaria della Fed durante l’anno in corso.
In questo contesto, il dollaro ha messo a segno un solido recupero e ha raggiunto il livello più alto in una settimana a oltre 103,40 contro le sue principali controparti e anche i rendimenti dei titoli del Tesoro USA hanno raggiunto i massimi di tre settimane riacquistando brevemente il livello del 4,30%, dove ora vacillano.
In un contesto simile, il prezzo dell’oro rimane sotto pressione, nonostante i dati incoraggianti sull’attività economica provenienti dalla Cina, che è ilprincipale consumatore mondiale di oro.
Le vendite al dettaglio cinesi sono aumentate del 5,5%, meglio di quanto previsto del 5,2%, la produzione industriale è aumentata del 7,0%, rispetto alle stime di crescita del 5,0%, e gli investimenti in immobilizzazioni sono aumentati del 4,2%, battendo la previsione del 3,2%.
Inoltre, anche la decisione di politica monetaria della Banca del Giappone di domani potrebbe avere un impatto significativo sul prezzo dell’oro, nel caso in cui la BoJ annunciasse il termine della sua politica di tassi di interesse negativi, trascinando al ribasso il biglietto verde, con il prezzo dell’oro che potrebbe beneficiarne dal suo calo. Viceversa, nel caso di un esito stabile della politica della BoJ, il prezzo dell’oro potrebbe subire un ulteriore ribasso a causa della conseguente crescita del dollaro.
Infine, anche l’incertezza sugli annunci di politica monetaria della Fed relativamente al grafico Dot Plot mantiene gli investitori sulla difensiva, spingendoli verso la sicurezza del dollaro.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra una potenziale formazione di Bull Flag. Pertanto, solo una chiusura giornaliera al di sopra della resistenza della linea di tendenza in calo a 2.170 dollari, potrebbe confermare il modello di continuazione rialzista, innescando, in caso di chiusura al di sopra di essa, una nuova ripresa verso il livello di 2.190 dollari e il massimo record di 2.195 dollari.
Il Relative Strength Index a 14 giorni è sceso dalla regione di ipercomprato per scambiare ora intorno a 66,00, suggerendo che ogni calo potrebbe essere una buona opportunità di acquisto.
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