Dopo aver trascorso la prima metà della giornata in un range ristretto intorno ai 2.330 dollari, l'oro ha perso colpi durante la sessione statunitense ed è sceso sotto i 2.320 dollari, poiché il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni e il dollaro sono cresciuti grazie ai commenti aggressivi dei membri della Fed Lisa Cook e Michelle Bowman.
Ieri, la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, aveva già dichiarato di non credere che la Fed dovrebbe tagliare i tassi prima di essere sicura che l'inflazione si dirigerà verso il 2%. Ma aveva anche detto che, se la disoccupazione continuasse ad aumentare, la Fed potrebbe tagliare i tassi per sostenere la domanda e il mercato del lavoro.
Pertanto, l'oro rimane ancora bloccato all’interno del suo intervallo familiare, a causa del clima di mercato cauto generato dall’attesa per le nuove notizie macroeconomiche e politiche. Di conseguenza, di fondamentale interesse sarà l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali per il mese di maggio degli Stati Uniti in uscita venerdì, che rappresenta l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed.
Tuttavia, i fattori geopolitici continuano a giocare un ruolo fondamentale e positivo grazie alle qualità di rifugio sicuro dell’oro.
Infatti, le prossime elezioni in Francia e nel Regno Unito potrebbero rappresentare una grande incognita poiché i sondaggi mostrano un rischio concreto di uno sbandamento verso l’estrema destra in Francia. Mentre, nel Regno Unito, i laburisti sembrano destinati a tornare a casa il 4 luglio, ma il Partito riformista di destra continua a raccogliere consensi a spese dei conservatori.
Inoltre, le sempre presenti tensioni geopolitiche rimangono elevate in Medio Oriente dopo che si è arenata la proposta sostenuta dagli Stati Uniti di porre fine alla guerra di otto mesi a Gaza, poiché il primo ministro israeliano Netanyahu ha accettato solo un cessate il fuoco parziale. Oltretutto, sono cresciuti i timori di una guerra a tutto campo con il Libano, dopo che il governo israeliano ha detto ai residenti del nord del paese, già evacuati a causa dell’escalation del conflitto con Hezbollah, di non rientrare nelle loro case prima della fine di agosto.
Infine, anche il fronte orientale dell’Europa appare pericolosamente surriscaldato dopo che la Russia ha affermato che gli Stati Uniti sono responsabili di un attacco che ha ucciso almeno quattro persone, compresi bambini, e ne ha ferite altre 151 su una spiaggia affollata in Crimea, con il ministero degli Esteri russo che ha avvertito che seguiranno sicuramente ritorsioni. I missili ATACMS che hanno causato il danno erano di fabbricazione statunitense, ma gli Stati Uniti hanno negato ogni responsabilità, spiegando che l’Ucraina ha preso le proprie decide autonomamente i bersagli da colpire.
Analisi tecnica
L’oro era riuscito a recuperare brevemente venerdì scorso i 2.369 dollari, prima di ribaltarsi improvvisamente e crollare. Aveva superato decisamente il livello di resistenza chiave pari alla media mobile semplice a 50 giorni e una linea di tendenza che collega i massimi del 7 maggio e del 20 giugno, senza riuscire a proseguire. Ora è ricaduto al di sotto di quella linea di tendenza.
La rottura aveva invalidato il modello ribassista testa-spalle che si era formato in precedenza sul grafico giornaliero. Tuttavia, poiché il prezzo non è riuscito a sostenere il rialzo, le prospettive sono rimaste confuse ed esiste adesso la possibilità che si formi un modello più complesso che potrebbe comunque rivelarsi ribassista. Potrebbe nuovamente formarsi un sistema testa-spalle ribassista più complesso perché potrebbe avere più spalle.
Tuttavia, è anche possibile che l’oro possa ritrovare la sua posizione e continuare a salire. In tal caso, passando attraverso il superamento dei 2.350 dollari, il superamento della linea di tendenza e della SMA a 50 giorni dovrebbe raggiungere l’obiettivo iniziale e conservativo dei 2.380 dollari - massimo del 7 giugno - per riaccendere un nuovo trigger rialzista.
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