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L’oro perde quota 3.000 dollari

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 7 apr
  • Tempo di lettura: 1 min

L’oro è crollato fino a $ 2.956,66, ma hai poi ritrovato lo spunto per riportarsi in area $ 2.970.

La ripresa del dollaro ed una impressionante risalita dei rendimenti statunitensi, che sono cresciuti di oltre il 5%, hanno costretto fin da subito l’oro sulla difensiva, che però non è riuscito a reggere l’impatto.

La guerra commerciale innescata da Trump, proseguita con la risposta alla Cina di ulteriori dazi aggiuntivi del 50%, se Pechino non ritira i dazi di ritorsione del 34% annunciati nel fine settimana, sta continuando a destabilizzare i mercati.

Il timore principale riguarda un aumento incontrollato dell'inflazione insieme a una recessione economica degli USA, che avrebbe un impatto negativo anche su tutte le altre principali economie mondiali e che, in questa fase, sta premiando il dollaro a scapito dell’oro.


Analisi tecnica

L’oro è sceso sotto la SMA a 20 periodi a $ 3.033,60, che prima fungeva da supporto e che ora funge da resistenza dinamica.

Anche gli indicatori tecnici sono scesi verticalmente entro livelli negativi, aprendo la strada verso una possibile ulteriore discesa, soprattutto nel breve termine.

Infatti, nel grafico a 4 ore, gli indicatori tecnici sono entrati in area di ipervenduto con una discesa netta, sebbene abbiano appena corretto tale condizione.

Il supporto immediato è rappresentato dal minimo intraday, dove l’oro ha anche segnato il precedente massimo storico a fine febbraio. Una netta rottura di quest ultimo potrebbe esporre l’oro a una caduta ancora più netta fino si $ 2.900. #gold #oro #lingotto

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