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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L'oro prende una pausa sotto il livello dei 2.000 dollari

Ieri, l'oro ha raggiunto il picco di 3 settimane a 2.007,29 dollari grazie al dollaro che si aggira intorno ai minimi di 2 mesi e mezzo e ai rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni di riferimento che languono vicino ai minimi di due mesi. L’indice del dollaro statunitense giace sotto i 103,60, e i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi sono in calo intorno al 4,41%.

Oggi, l’oro è sceso sotto il livello chiave dei 2.000 dollari poiché il dollaro si è stabilizzato, anche se le aspettative che la Federal Reserve abbia raggiunto la fine del suo ciclo di inasprimento rappresenta un forte limite inferiore per i prezzi dell’oro. Come mostrato ieri dai verbali della riunione del FOMC del 31 ottobre - 1 novembre, i funzionari della Fed hanno concordato nel loro ultimo incontro che avrebbero proceduto "con attenzione", aumentando i tassi di interesse solo se i progressi nel controllo dell'inflazione avessero vacillato, basando le decisioni di politica monetaria sulla totalità delle informazioni in arrivo e ritenendo appropriato mantenere il tasso di interesse obiettivo al 5,25%–5,5%.

I rendimenti più bassi dei titoli del Tesoro USA e il dollaro debole rappresentano un chiaro vantaggio per i prezzi dell'oro, grazie anche ai dati economici statunitensi più deboli che supportano concretamente la possibilità di un primo taglio della Fed nel 2024.

Infatti, secondo il FedWatch Tool del CME, i mercati stanno attualmente scontando una probabilità di quasi il 60% di un taglio dei tassi di almeno 25 punti base entro maggio 2024.

I dati economici pubblicati ieri negli USA hanno mostrato che l'indice di attività nazionale per ottobre della Fed di Chicago è sceso a -0,49 dal valore precedente di -0,02. Inoltre, le vendite di case esistenti sono scese del 4,1% su base mensile rispetto al calo del 2,2% di settembre, scendendo al livello più basso in oltre 13 anni.

Sul fronte fisico, come mostrato dai dati doganali, le esportazioni svizzere di oro nel mese di ottobre sono salite al livello più alto da maggio, grazie alle consegne in India, aumentate per soddisfare la domanda durante le festività natalizie di quel paese.

Oggi, il mercato si concentrerà sulle richieste di sussidio di disoccupazione, sugli ordini di beni durevoli e sul sondaggio sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan negli Stati Uniti. Pertanto, i trader prenderanno spunto da questi dati per trovare opportunità attorno al prezzo dell’oro.

Tuttavia, il movimento al ribasso del dollaro sembra eccessivo e con un breve calendario effettivo di contrattazione di questa settimana che incombe negli Stati Uniti, l'oro attualmente non ha ancora il potenziale per scattare pienamente al di sopra dei 2.000 dollari. #gold #oro

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