Oggi, il prezzo dell’oro ha guadagnato una certa spinta positiva favorito da un tono di rischio più debole, che avvantaggia il rifugio sicuro dell’oro in un contesto di domanda più contenuta di dollari. Si è diffusa l’idea che la Fed possa attuare ulteriori rialzi dei tassi che favoriscono il dollaro e danneggiano l’oro. Pertanto, l'oro continua a stazionare vicino ai minimi di una settimana dopo cinque sessioni consecutive di ribassi, mentre il dollaro si è attestato sui massimi da metà marzo. Gli indici azionari mondiali sono scesi e il rendimento dei titoli del Tesoro USA di riferimento è cresciuto.
I dati pubblicati ieri hanno attestato che le pressioni inflazionistiche permangono, con la presidente della Federal Reserve Bank di Boston, Susan Collins, che ha affermato che, nonostante ci siano segnali di progressi nel raffreddamento dell'inflazione, la banca centrale dovrebbe procedere con cautela nell’affrontare i prossimi passi di politica monetaria. Anche i responsabili della Banca Centrale Europea hanno avvertito gli investitori che un aumento dei costi di finanziamento è tra le opzioni sul tavolo nella prossima settimana. Al contrario, la Banca d’Inghilterra è “molto più vicina” a porre fine alla sua serie di aumenti dei tassi di interesse, come affermato ieri dal suo governatore Andrew Bailey.
Gli investitori sono preoccupati per la crescita in Cina, ritenendo che possa continuare a rimanere persistentemente più lenta, forse anche più lenta del previsto rispetto alle attuali stime, considerando difficile la sua transizione da un’economia basata sulle infrastrutture e sugli investimenti a un’economia guidata dai consumi.
Comments