L'oro ha riacquistato terreno nel corso della giornata di contrattazioni e, dopo essere sceso verso i 2.400 dollari a causa della ripresa del dollaro sulla scia delle notizie del fine settimana, è stato scambiato in territorio positivo avvicinandosi al suo massimo storico di 2.449,92 dollari, ma ha poi ripiegato attestandosi poco sopra i 2.320 dollari.
Inizialmente, l’attentato all'ex presidente e attuale candidato repubblicano Donald Trump durante la campagna elettorale in Pennsylvania, ha suscitato l'avversione al rischio. Tuttavia, il dollaro ha perso rapidamente terreno poiché gli investitori considerano che Trump possa vincere le imminenti elezioni presidenziali allentando la politica fiscale.
Inoltre, il presidente della Fed Powell, parlando all'Economic Club di Washington DC, ha affermato che se la Fed aspetta che l'inflazione raggiunga il 2% per tagliare, ha aspettato troppo a lungo. Inoltre, ha accolto con favore l'allentamento delle pressioni inflazionistiche nel secondo trimestre dell'anno ed ha aggiunto che un inaspettato indebolimento del mercato del lavoro meriterebbe una reazione. L’inclinazione accomodante di Powell, alimentando ulteriormente l'ottimismo, ha aiutato notevolmente l’oro a risalire. E anche l’agenzia di rating Moody’s ha affermato che la Fed potrebbe iniziare ad allentare la politica monetaria già questo mese, alla riunione del 30-31 luglio, prevedendo anche che il tasso di interesse possa essere ridotto di 50-75 punti base nel 2024 e di altri 100-125 punti base nel 2025.
Analisi tecnica
Da un punto di vista tecnico, l’oro si è ritirato dai massimi intraday del pomeriggio americano, ma il grafico giornaliero mostra che il trend rialzista è vivo e vegeto. L’oro si sta muovendo molto al di sopra delle sue medie mobili poiché gli indicatori tecnici hanno preso slancio al rialzo, avvicinandosi a valori di ipercomprato e senza segni di cedimento.
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