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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro recupera e sale sopra i 2.000 dollari

L’oro ha ritrovato slancio ed è salito sopra i 2.000 dollari nella sessione americana, raggiungendo un picco intraday di 2.008,30 dollari. Il dollaro è stato sottoposto a pressioni di vendita in seguito alla pubblicazione di dati contrastanti in arrivo dagli Stati Uniti e anche il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso di oltre lo 0,7%, consentendo all’oro di risalire.

Le vendite al dettaglio negli USA sono diminuite a gennaio dello 0,8% su base mensile, molto peggio del calo dello 0,1% previsto. Inoltre, le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione per la settimana terminata il 9 febbraio sono aumentate di 212.000, ma meglio delle 220.000 previste, riflettendo ancora la forza del mercato del lavoro.

Oggi sono stati resi noti anche l'indice Empire State Manufacturing di New York, salito a -2,4 a febbraio da -43,7 del mese precedente, e il Philadelphia Fed Manufacturing Survey, migliorato nello stesso periodo a 5,2 da -10,6 di gennaio. Entrambi offrono un quadro positivo che attesta un’economia statunitense resiliente.

Analisi tecnica

L’oro conserva i guadagni intraday ma non sembra avere abbastanza slancio per estenderli. Nel grafico giornaliero, ha trovato supporto e forza in corrispondenza della media mobile semplice a 100 periodi, ponendosi al di sopra di essa dopo averla già brevemente superata ieri. Le medie mobili continueranno a fornire supporto dinamico, attualmente a circa 1.990 dollari.

Inoltre, gli indicatori tecnici sono saliti verso l’alto ma rimangono entro livelli negativi, suggerendo una non convinta spinta rialzista.

Anche nel grafico a 4 ore, l’oro presenta un andamento ondivago in corrispondenza dell'attuale zona dei prezzi. #gold #oro

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