Oggi l'oro è rimbalzato e viene scambiato intorno ai 2.405 dollari, dopo aver chiuso ieri il quarto giorno consecutivo in territorio negativo. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA è diminuito aiutando l’oro a mantenere i modesti guadagni giornalieri nonostante la resilienza del dollaro.
L’oro rimane comunque sotto pressione a causa delle forti speculazioni secondo cui Donald Trump potrebbe emergere vittorioso nelle elezioni presidenziali statunitensi di novembre, suscitando rischi al rialzo per le aspettative di inflazione al consumo.
Le aspettative per un secondo mandato di Donald Trump sono aumentate dopo l’attentato subito e il ritiro del presidente americano Joe Biden dalla sua candidatura per la rielezione alla Casa Bianca. Tuttavia, la vicepresidente Kamala Harris è stata scelta come rappresentante dei democratici.
In una nota di ieri, la banca d’investimento australiana Macquarie ha affermato: “Trump 2.0 sarà un regime politico più inflazionistico, date le limitazioni all’immigrazione, le tariffe più elevate e l’estensione del Tax Cut and Jobs Act del 2025”. Lo scenario è favorevole per il dollaro e, infatti, l’indice è oggi in rialzo intorno a circa 104,45.
Analisi tecnica
Il prezzo dell’oro sembra essere vulnerabile in caso di una nuova discesa al di sotto dei 2.400 dollari. Nella giornata odierna è sceso poco sotto la media mobile esponenziale a 20 giorni, posta a circa 2.390 dollari, suggerendo che le prospettive a breve termine non si sono ancora indebolite tecnicamente.
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