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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L'oro recupera verso l’area dei 2.030 dollari

Il prezzo dell'oro segna un modesto recupero vicino ai 2.030 dollari, dopo aver toccato ieri un minimo di 2.015 dollari, poiché il dollaro sta registrando una pausa rispetto ai massimi pluriennali insieme ai rendimenti dei titoli del Tesoro USA, consentendo all’oro di riprendere respiro.

Il prezzo dell'oro ha ceduto al venir meno delle speranze di tagli rapidi e drastici dei tassi di interesse da parte della Fed, con i mercati che ora scontano tagli di 115 punti base quest'anno rispetto ai circa 150 di riduzioni anticipate di un mese fa.

In questo clima di mercato, il dollaro e i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi stanno crescendo a scapito dell’oro.

Pertanto, gli investitori rimangono cauti, digerendo gli ultimi messaggi contrastanti provenienti dai politici della Fed.

Ieri, il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha sostenuto che un tasso neutrale, o possibilmente più alto, consente alla Fed di prendere più tempo prima di decidere se tagliare. Mentre, il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, aveva dichiarato venerdì di non considerare la forte crescita dell'occupazione statunitense a gennaio un buon motivo per aspettare a tagliare i tassi di interesse. Infine, il presidente Powell ha dichiarato: “con l’economia forte, riteniamo di poter affrontare con attenzione la questione della tempistica del taglio dei tassi. La fiducia sta aumentando, ma vogliamo maggiore fiducia prima di compiere un passo molto importante come avviare i tagli dei tassi”.

Oggi, in assenza di importanti dati economici, il sentiment del mercato svolgerà probabilmente un ruolo fondamentale, con la stagione degli utili delle grandi società statunitensi e le forti tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

Analisi tecnica

Sul grafico giornaliero, il prezzo dell'oro ha chiuso ieri al di sotto del supporto critico nella regione $ 2,030-$ 2,035, che rappresenta la confluenza delle medie mobili semplici a 21 e 50 giorni. Inoltre, anche l’indicatore del Relative Strength Index a 14 giorni é sceso sotto il livello 50.

Queste mosse tecniche fanno intuire che la situazione é divenuta potenzialmente ribassista e che questa potrà essere sovvertita solo se l’oro riuscirà ad abbattere l’immediata e potente resistenza del sopracitato supporto di confluenza, ora trasformato in resistenza, posto in prossimità dei 2.030 dollari. #gold #oro

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