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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L'oro rimane depresso poiché i dati ottimistici degli Stati Uniti spingono il dollaro

Il prezzo dell'oro si appresta alla terza perdita settimanale consecutiva poiché si sta mantenendo stabilmente al di sotto dei $ 1.835. La causa principale delle ultime perdite potrebbe essere collegata all’andamento dell’economia degli Stati Uniti che rinsalda il pregiudizio da falco per la Federal Reserve. Inoltre, a pesare sull’oro potrebbero essere anche i rumors in arrivo da India e Cina, nonché la mancanza di dati/eventi importanti che precedono la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione di politica monetaria del Federal Open Market Committee, in programma la prossima settimana.

Come detto, i dati degli Stati Uniti stanno pesando sul prezzo dell'oro. Infatti, le statistiche ottimistiche hanno recentemente respinto le ipotesi del raggiungimento di un pivot da parte della Federal Reserve. In tal senso, l'ultimo FEDWATCH segnala che il mercato dei futures sui tassi di interesse mostra che i tassi statunitensi potrebbero raggiungere un picco vicino al 5,25% entro luglio prima di scendere al 5,0% entro la fine dell'anno. Questo consente ai rendimenti dei titoli del Tesoro USA e al dollaro di rimanere più solidi e di pesare sul prezzo dell'oro.

Gli ultimi dati statunitensi, nello specifico l'indice dei prezzi alla produzione di gennaio che è salito al massimo da giugno con un valore mensile dello 0,7%, hanno destato la maggior preoccupazione in tal senso. Anche il miglioramento delle richieste di sussidi di disoccupazione iniziali negli Stati Uniti per la settimana terminata il 10 febbraio, 194.000 rispetto ai 200.000 previsti e ai 195.000 precedenti. spingono in tale direzione. Al contrario, il crollo dell'Housing Starts di gennaio e del Philadelphia Fed Manufacturing Survey di febbraio sembrano fornire un supporto per limitare il calo del prezzo dell'oro.

Alla luce di quanto sopra, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni sono saliti ai livelli più alti del 2023 con l'ultima valore del 3,89%, ed anche la sua controparte a due anni ha registrato lievi guadagni per chiudere la giornata di ieri intorno al 4,64%, tornando ai livelli più alti da novembre 2022. Su queste basi, l'indice del dollaro statunitense ha aggiornato il massimo di sei settimane intorno a 104,39.

Inoltre, come detto, in aggiunta alle preoccupazioni della Federal Reserve, anche i dati contrastanti sulle importazioni di oro da India e Cina, nonché le ultime tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina, sembrano pesare sul prezzo dell’oro, in virtù del fatto che'India e Cina sono i principali consumatori di oro al mondo.

Secondo gli ultimi dati del World Gold Council, le importazioni cinesi di oro sono aumentate lo scorso anno del 64% su base annua, per un totale di 1.343 tonnellate di oro, il livello più alto dal 2018. Ma, citando un’anonima fonte Reuters di ieri, le importazioni di oro dall'India sono crollate del 76% a gennaio rispetto all'anno precedente, al minimo di 32 mesi, poiché i prezzi interni record hanno intaccato la domanda di oro fisico.

In aggiunta a tutto questo, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha sparato contro il suo omologo cinese mentre parlava delle aspettative derivanti da un colloquio con il leader cinese, durante un'intervista a NBC News. "Penso che l'ultima cosa che Xi vuole sia rompere radicalmente il rapporto con gli Stati Uniti e con me", ha detto il presidente degli Stati Uniti Biden a Reuters.

Infine, anche la mancanza di dati ed eventi importanti che precedono la pubblicazione dei verbali della riunione di politica monetaria del Federal Open Market Committee della prossima settimana sembra mantenere saldamente gli orsi al posto di guida nel condurre il prezzo dell’oro.

Analisi tecnica del prezzo dell'oro

Il prezzo dell'oro rimane depresso al di sotto di una linea di tendenza discendente di due settimane, del supporto precedente, nonché di una linea di resistenza inclinata verso il basso dal 2 febbraio. Ad aggiungere forza al ribasso è il trading sostenuto del metallo al di sotto della SMA 200.

Inoltre i segnali lenti dell'indicatore Moving Average Convergence and Divergence si uniscono alla linea pessimistica del Relative Strength Index, posizionata a 14, suggerendo una tendenza al ribasso.

Pertanto, il calo del prezzo dell'oro verso il supporto orizzontale di due mesi, vicino a $ 1.820, sembra imminente. Tuttavia, un ulteriore ribasso della quotazione avrà bisogno di un forte catalizzatore per rompere il supporto chiave e puntare alla soglia dei 1.800$.

Al contrario, la convergenza del suddetto supporto, trasformato in resistenza, e una linea di tendenza discendente di 11 giorni offrono una forte resistenza al prezzo dell'oro intorno a $ 1.845, una rottura della quale potrebbe consentire di compensare le recenti perdite e sfidare i 200 SMA vicino a $ 1.892.

Nel caso in cui il prezzo rimanesse stabilmente oltre i 1.892$, l’oro potrebbe puntare verso i 1.900$.

FXSTREET. #gold #oro

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