Il prezzo dell'oro rimane stazionario e manca di un forte spunto di ripresa. Il tono di rischio più morbido, insieme alla domanda contenuta di dollari, sta fornendo supporto, ma gli operatori di mercato sono riluttanti a piazzare scommesse aggressive in vista degli eventi delle banche centrali della prossima settimana, giacché, nonostante l'allentamento delle pressioni inflazionistiche, la Fed è sulla buona strada per aumentare i tassi di 25 punti base almeno altre due volte, coma da dot-plot del Federal Open Market Committee.
Ieri, l’effetto dollaro ha pesato decisamente sull’oro,
con il risultato che questo è sceso fino a 1.965,30 dollari l'oncia troy. Dopo una fase di consolidamento ai minimi di più mesi, l’indice del dollaro è salito verso i 101,00, poiché la mancanza di follow-through della sua recente tendenza ribassista ha infine portato a una correzione al rialzo.
I dati contrastanti provenienti dagli Stati Uniti hanno chiuso il cerchio intorno all’oro in vista della decisione di politica monetaria della Federal Reserve della prossima settimana. Da un lato, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione si sono contratte a 228.000 nella settimana terminata il 14 luglio, meglio del previsto accennando a un mercato del lavoro ancora teso, dall'altro, la vendita di case esistenti è scesa del 3,3% a giugno e il Philadelphia Fed Manufacturing Survey è sceso a -13,5 a luglio.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero della coppia mostra che l’oro si trova intorno al ritracciamento di Fibonacci del 23,6% del rally di $ 1.911,88/$ 1.987,49, posto a $ 1.967,40. Gli indicatori tecnici sono scesi ma rimangono in territorio positivo suggerendo che l'attuale calo potrebbe rimanere correttivo. Infine, la SMA 100 ha parzialmente perso la sua forza rialzista e rimane al di sotto del livello attuale, ma è al di sopra della SMA 20 rialzista. Il livello di supporto critico è rappresentato da $ 1.954,88, pari al ritracciamento del 38,2% del suddetto rally. FXSTREET. #gold #oro
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