Oggi l'oro ha perso terreno ed è sceso sotto i 2.030 dollari poiché il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni ha recuperato quota 4,3% dopo aver trascorso la prima metà della giornata in flessione.
Il dollaro si muove con una certa cautela, ma sta trovando ulteriore supporto dall’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA, in rialzo dopo le aste, conferendo un tono morbido all’oro, che ha esteso durante la sessione americana il suo calo iniziale a nuovi minimi intraday.
I mercati azionari si muovono in modo misto, riflettendo lo stato d’animo di attesa. Gli indici statunitensi si consolidano vicino ai massimi storici, ma non riescono ad estendere i guadagni in vista dei dati macroeconomici previsti nell’arco di questa settimana.
L’attenzione sarà incentrata sull’indice dei prezzi delle spese per consumi personali degli Stati Uniti, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, dopo l’inaspettato rialzo dell’indice dei prezzi al consumo CPI di gennaio.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra una certa pressione di vendita sull’oro, che oscilla attorno alla media mobile semplice a 20 giorni, mentre gli indicatori tecnici sono scesi attorno alle loro linee mediane.
L’oro rimane ancora saldamente al di sopra della SMA 100, mentre la SMA 200 manca di forza direzionale rimanendo al di sotto della prima, suggerendo che l’oro non ha ancora perso del tutto la sua forza rialzista.
Tuttavia, nel breve termine, secondo il grafico a 4 ore, è aumentato il rischio di un'estensione ribassista poiché gli indicatori tecnici guadagnano slancio al ribasso al di sotto delle loro linee mediane.
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