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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L'oro rimane sopra i 2.310 dollari attendendo i segnali provenienti dagli Stati Uniti

Il prezzo dell'oro sta consolidando la ripresa dei due giorni precedenti. In assenza di un chiaro impulso direzionale, prevale la tipica cautela del mercato che precede l'importantissimo verdetto della Fed e la pubblicazione dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti.

Tuttavia, la forte domanda di oro in Asia, per proteggersi dall'incertezza geopolitica ed economica, in aumento nonostante i prezzi si avvicinino ai massimi record toccati a maggio, continua ad essere il motore di fondo della resilienza dell’oro.

L'oro spot viene scambiato sopra i 2.310 dollari l'oncia, in crescita di oltre il 12% da inizio anno e solo il 6% circa in meno rispetto al massimo record raggiunto il mese scorso.

La minore fiducia in altre opzioni di investimento, come il settore immobiliare e le azioni, rappresenta un importante fattore alla base della domanda di oro in Asia, che sta spingendo a fare incetta del metallo prezioso sia le banche centrali e gli investitori istituzionali che gli operatori del settore privato.

In Giappone, gli acquisti di oro sono ancora molto sostenuti. E anche gli investitori cinesi, alle prese con la svalutazione della propria valuta dopo una prolungata recessione immobiliare e a causa delle tensioni commerciali internazionali, stanno trovando valore nell’oro. Gli acquisti cinesi di monete e lingotti d'oro sono aumentati del 27% nel primo trimestre di quest'anno, nonostante il prezzo particolarmente elevato.

Ormai, in quasi tutti i paesi dell’Asia, gran parte degli investitori, e particolarmente quelli più giovani, si è rivolta verso il bene rifugio, nonostante l'aumento dei prezzi. Verso il quale India e Australia rimangono particolarmente esposti, come attestato dagli sconti praticati in India rispetto ai prezzi internazionali per cinque settimane consecutive, al fine di stimolare la domanda tiepida nel secondo più grande consumatore al mondo, e dalle vendite in calo a maggio di prodotti auriferi della Perth Mint, che sono diminuite del 30% su base mensile.

In definitiva, attendendo Fed e CPI statunitense, l’oro non dorme, attendendo solo un nuovo spunto per poter ripartire verso l’alto. #gold #oro

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