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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro rimane sotto i 2.025 dollari in attesa dei dati in arrivo dalla Cina e dagli Stati Uniti

Il prezzo dell'oro è sceso sotto i 2.025 dollari, in perdita intraday di oltre lo 0,2%, e continua a rimanere sotto la pressione della ripresa del dollaro e dei più elevati rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi. L’indice del dollaro ha riconquistato i picchi da inizio anno oltre la soglia di 103,40 e i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni si sono attestati al 4,05% dopo che il governatore della Fed Waller ha affermato ieri che la banca centrale americana dovrebbe abbassare i tassi con metodo e attenzione, iniziando sì quest’anno, ma solo quando sarà il momento giusto.

Queste affermazioni hanno fatto in modo che, come riportato dallo strumento FedWatch del CME, i mercati scontano adesso una probabilità del 67% che il FOMC inizi a tagliare il tasso a marzo, ma con aspettative di sei tagli nel 2024 e non più sette.

Tuttavia, a fare da contraltare, la crescente tensione geopolitica in Medio Oriente sta evitando che l’oro, tradizionale bene rifugio, possa capitolare ulteriormente. Infatti, i militanti Houthi dello Yemen hanno iniziato una nuova serie di attacchi lungo le rotte marittime del Mar Rosso, danneggiando ieri una nave commerciale di proprietà degli Stati Uniti dopo aver tentato di colpire anche una nave da guerra americana il giorno prima.

Il focus odierno è rappresentato dai dati sulla produzione industriale, sulle vendite al dettaglio e sulla crescita del quarto trimestre del PIL cinesi, nonché delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti.

Per quanto riguarda la Cina, si stima che la produzione industriale a dicembre rimanga stabile al 6,6% su base annua, mentre le vendite al dettaglio di dicembre dovrebbero scendere all’8% su base annua dal 10,1% precedente. Inoltre, ieri, il premier Li Qiang ha dichiarato che l’economia è cresciuta di circa il 5,2% nel 2023, superando l’obiettivo di crescita ufficiale del governo, senza fare affidamento su massicci stimoli.

Per quanto concerne invece il dato americano, si stima che mostri un aumento dello 0,4% su base mensile rispetto allo 0,3% precedente.

L’insieme di tutti questi dati potrebbe influire sul prezzo dell’oro delineandone una più chiara direzione. #gold #oro

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