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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro rimane vicino ai massimi di due settimane in attesa dell'indice dei prezzi al consumo in USA

L'oro ha raggiunto il nuovo massimo di due settimane durante la sessione asiatica odierna e appare ben impostato per prolungare la recente forte ripresa dall'area di 1.810 dollari, toccata la scorsa settimana, quando aveva segnato il minimo di sette mesi. L’oro ha ripreso il suo status di bene rifugio sicuro fintanto che divampano le tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

I rendimenti del dollaro e dei titoli del Tesoro USA hanno perso colpi, fermandosi vicino ai minimi di due settimane, a causa sull’approccio cauto della Federal Reserve sui tassi di interesse. Inoltre, anche gli investitori hanno assunto un atteggiamento cauto attendendo il rapporto sull’inflazione al consumo statunitense per avere maggiore chiarezza sul futuro percorso di politica monetaria della Fed, soprattutto dopo che i verbali della riunione di settembre della Fed hanno mostrato una crescente incertezza sul percorso dell’economia statunitense che ha spinto i membri a un atteggiamento nuovamente cauto. Tale atteggiamento è stato riconfermato dai massimi funzionari in una serie di dichiarazioni successive nel corso di questa settimana.

Pertanto, con buona probabilità, siamo quasi alla fine del rialzo dei tassi di interesse e, nel caso, potrebbe essercene soltanto un ulteriore e ultimo di 25 punti base, che però non avrebbe un impatto significativo sul mercato poiché già ampiamente previsto e scontato. Infatti, gli investitori stimano ancora una probabilità del 26% di un rialzo dei tassi alla riunione di dicembre della Fed.

Tuttavia, i tassi di interesse continueranno a rimanere elevati e quindi il prezzo dell’oro potrebbe comunque rimanere limitato. Non è quindi casuale che l’oro rimanga ancora in calo di oltre il 9% rispetto ai massimi record raggiunti a maggio.

I dati sull'indice dei prezzi al consumo statunitense, che dovrebbero mostrare un'inflazione moderata il mese scorso, saranno pubblicati in giornata e arriveranno dopo che i dati di ieri hanno mostrato che i prezzi alla produzione a settembre sono aumentati più del previsto, anche se le pressioni inflazionistiche sottostanti nell’approvvigionamento della produzione hanno continuato a diminuire. #gold #oro

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