Il prezzo dell'oro sta oscillando in una fascia ristretta appena sopra la soglia dei 1.900 dollari e rimane vicino al livello più basso toccato lo scorso 6 luglio. Inoltre, appare vulnerabile verso un ulteriore prolungamento della sua traiettoria discendente.
Preoccupano le condizioni economiche in Cina, che, però, forniscono un certo sostegno all'oro come rifugio sicuro. I timori sono ulteriormente aumentati a causa degli ultimi dati macro pubblicati oggi, che hanno ampiamente mancato le stime di consensus. Infatti, il National Bureau of Statistics ha riferito che le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,5% a luglio e la produzione industriale è aumentata del 3,7% rispetto a un anno fa. In aggiunta a ciò, anche Fixed Asset Investment ha deluso le aspettative del mercato mostrando una crescita del 3,4% durante i primi sette mesi dell'anno e il tasso di disoccupazione urbana è salito al 5,3% a luglio dal 5,2% del mese precedente.
Questi dati fanno seguito a quelli pessimi commerciali della scorsa settimana, che hanno mostrato che le importazioni e le esportazioni sono diminuite molto più rapidamente del previsto a luglio, con una domanda più debole che minaccia le prospettive di ripresa nella seconda economia mondiale. Inoltre, l'indice dei prezzi al consumo ha registrato il suo primo calo dal febbraio 2021 e l'indice dei prezzi alla produzione è sceso per il decimo mese consecutivo a luglio, mostrando che la ripresa post-pandemia della Cina ha subito un rallentamento dopo un inizio vivace nel primo trimestre. Anche il taglio a sorpresa dei tassi di interesse da parte della People's Bank of China ha fatto poco per alleviare le preoccupazioni del mercato, consentendo al prezzo dell'oro, per il momento, di difendere la cifra tonda di $ 1.900,.
Tuttavia, sull’oro soffia il vento contrario della Federal Reserve, che manterrà i tassi di interesse più alti più a lungo. I mercati stanno scontando la possibilità di un ulteriore aumento di 25 punti base entro la fine di quest'anno, sostenendo gli elevati rendimenti dei buoni del Tesoro USA, che sono saliti al massimo degli ultimi nove mesi, aiutando anche il dollaro a rimanere al livello più alto degli ultimi due mesi, fissato ieri.
Il mercato rimane comunque attendista prima della pubblicazione di oggi dei dati mensili sulle vendite al dettaglio dagli Stati Uniti, nonché l'Empire State Manufacturing Index, che, insieme ai rendimenti obbligazionari statunitensi, influenzerà le dinamiche dei prezzi dell'oro. Inoltre, in generale, anche la propensione al rischio del mercato potrebbe contribuire a produrre opportunità di trading nel breve termine.
Analisi tecnica
Da un punto di vista tecnico, il calo sostanziale dell’oro deve trovare conferma con la rottura sostenuta al di sotto dell'importantissimo supporto della media mobile semplice a 200 giorni, attualmente ancorata intorno alla regione $ 1.903- $ 1.902, ma solo la discesa al di sotto della soglia dei 1.900 dollari confermerebbe un nuovo crollo aprendo la strada a ulteriori perdite, con lo scivolamento sotto il minimo oscillante mensile di giugno, intorno alla regione $ 1.893- $ 1.892.
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