Il prezzo dell'oro sta tornando verso i 2.050 dollari negli scambi asiatici ed anche i rendimenti dei titoli del Tesoro USA stanno risalendo.
L’oro sta traendo supporto dalle aspettative di un taglio dei tassi della Fed a maggio dopo l’aggressiva conferenza post FOMC del presidente Powell, che ha indicato potenziali tagli dei tassi in funzione del progresso economico, sottolineando la mancanza di fretta nel modificare l’attuale politica monetaria, smentendo un taglio dei tassi di marzo ed enfatizzando l’approccio cauto nella gestione dell'inflazione.
In particolare, Powell ha affermato che durante l’incontro non sono stati discussi tagli dei tassi e che non hanno fretta di dichiarare la vittoria nella lotta all’inflazione, che i tassi ufficiali probabilmente hanno raggiunto il picco, aprendo sí la porta a tagli, ma in funzione dall’evoluzione dell’economia, poichè le prospettive rimangono incerte e si deciderà incontro per incontro, non ritenendo che un taglio dei tassi sia sul tavolo a marzo.
I mercati attualmente scontano una probabilità del 35% che la Fed taglierà i tassi a marzo, mentre per maggio la probabilità è del 92%.
Oggi, il prezzo dell’oro è in ripresa grazie al miglioramento della propensione al rischio in Asia che sta attenuando il rialzo del dollaro e avvantaggiando l’oro. Infatti, dopo che l’indice Caixin Manufacturing Purchasing Managers cinese è rimasto a 50,8 a gennaio, mostrando una crescita piatta del settore manifatturiero (il consensus del mercato era di 50,6), il vice ministro delle Finanze cinese Wang Dongwei ha annunciato che “aumenteranno adeguatamente gli investimenti nell’ambito del bilancio del governo centrale”, il che “contribuirà ad espandere la domanda interna”.
L’attenzione generale si sposta adesso sui dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, sul costo unitario della manodopera nel 4° trimestre e sui dati PMI manifatturiero ISM negli Stati Uniti di oggi e sui salari non agricoli statunitensi di domani per meglio valutare un eventuale taglio dei tassi a maggio da parte della Fed.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che il prezzo dell'oro ha confermato la rottura al rialzo della formazione del triangolo simmetrico durato un mese, dopo aver chiuso ieri in modo convincente al di sopra della resistenza della linea di tendenza in calo a 2.036 dollari.
L’indicatore del Relative Strength Index a 14 giorni punta verso l’alto sopra la linea mediana, indicando un potenziale rialzo.
La prossima forte resistenza è rappresentata dal massimo del giorno precedente di 2.056 dollari, sopra la quale si pone il massimo del 12 dicembre di 2.062, seguito da 2.070 dollari.
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