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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L'oro riprende e supera quota 2.010 dollari

Il prezzo dell'oro sta cercando di recuperare il terreno perduto ieri, sfruttando il calo del dollaro, indotto dall’arretramento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA rispetto ai massimi plurisettimanali, e le persistenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente, sperando inoltre nei dati economici statunitensi in arrivo oggi e nei discorsi dei membri della Federal Reserve prima dell’inizio del “periodo di blackout” che comincerà sabato.

La propensione al rischio continua a rimanere debole, in assenza di un ulteriore grande stimolo della Cina alla propria economia e con le scommesse su tagli aggressivi dei tassi da parte della Fed che si assottigliano costantemente. Questo dovrebbe consentire all’oro di difendere la barriera dei 2.000 dollari, dopo due giorni consecutivi di forti cali.

Tuttavia, l’azione dei prezzi rimarrà probabilmente guidata dalle aspettative sulla Fed, con gli investitori che valuteranno con attenzione le richieste di sussidio di disoccupazione e i dati sul settore immobiliare degli Stati Uniti per trovare nuovi indizi di politica monetaria.

Analisi tecnica

Ieri, l’oro ha rotto al ribasso il triangolo simmetrico che si era formato sul grafico giornaliero e, con il calo sostenuto al di sotto della media mobile semplice a 50 giorni posta a 2.021 dollari, ha seriamente rischiato di infrangere la soglia dei 2.000 dollari.

L’indicatore del Relative Strength Index a 14 giorni rimane al di sotto della linea mediana, palesando la possibilità di ulteriori ribassi.

Se il supporto offerto dalla soglia dei 2.000 dollari cedesse, il supporto successivo emergerebbe nella regione vicino ai 1.990 dollari.

Per una concreta ripresa, il prezzo dell’oro dovrebbe raggiungere e posizionarsi al di sopra della SMA a 50 giorni per poter puntare verso la resistenza triangolare a 2.037 dollari. #gold #oro

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