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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro ritorna prudente in attesa del PCI e delle decisioni del FOMC statunitense

Dopo il rialzo di ieri, oggi l’oro appare limitato da un dollaro tonico sostenuto dai rinnovati nervosismi sui tassi. Sebbene la decisione del presidente francese Emmanuel Macron di indire elezioni anticipate alla fine di giugno abbia aumentato l'incertezza politica nel paese offrendo sostegno all’oro.

Gli investitori hanno ridimensionato le loro scommesse su un imminente taglio dei tassi di interesse a settembre da parte della Fed, mantenendo elevati i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense. Le probabilità di un taglio dei tassi a settembre sono scese a circa il 50% in seguito ai dati sull’occupazione negli Stati Uniti e i mercati stanno ora scontando un solo taglio di 25 punti base quest’anno, in occasione della riunione politica di novembre o dicembre.

Pertanto, i mercati sono divenuti cauti in vista del CPI statunitense e del FOMC di domani, da cui sperano di avere maggiori indicazioni sulla tempistica con cui la Fed inizierà a tagliare i tassi, determinando la traiettoria a breve termine dell’oro.


Analisi tecnica

L’oro è entrato oggi in una fase di consolidamento al ribasso, rimanendo vulnerabile a ulteriori rischi in caso di rottura al di sotto della soglia psicologica dei 2.300 dollari.

Tuttavia, una eventuale ripresa appare possibile, ma per essere credibile dovrà spingere il prezzo fino alla soglia della SMA a 50 giorni di 2.344$, per riconquistare poi la SMA a 21 giorni di 2.355 dollari. #gold #oro

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