L'oro sta proseguendo sulla strada della ripresa dopo aver rotto al rialzo ieri la precente fase di consolidamento. La correzione del dollaro e dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense sta aiutando l’oro a salire verso l’alto.
Questa settimana l’attesa è appuntata su una serie di dati economici, tra cui l'inflazione PCE statunitense e i dati sui salari dei settori non agricoli, che potrebbero rafforzare ulteriormente la necessità di un ulteriore aumento dei tassi da parte della Fed per quest'anno, sulla base della resilienza economica e delle condizioni del mercato del lavoro negli Stati Uniti.
Si prevede che i dati JOLTS di oggi mostrino che il numero di offerte di lavoro è aumentato di 9,793 milioni a luglio, rispetto ai 9,582 milioni di giugno. È probabile che i segnali di un ulteriore inasprimento nel settore occupazionale aumentino le aspettative aggressive della Fed e inneschino un nuovo rally del dollaro e dei rendimenti dei titoli del Tesoro, trascinando al ribasso il prezzo dell’oro verso i 1.900 dollari.
Tuttavia, una delusione nei dati, probabilmente, raffredderebbe le rinnovate scommesse sull’ultimo rialzo dei tassi della Fed nel 2023. In tal caso, il dollaro potrebbe subire nuove pressioni di vendita spingendo il prezzo dell’oro verso i1.950 dollari.
Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, i mercati attualmente scontano una probabilità del 78,5% che la Fed mantenga i tassi di interesse inalterato il prossimo mese e le probabilità di un rialzo nella riunione di novembre sono ora al 51% rispetto al 57% di ieri.
Ieri, gli investitori sono ricorsi a prese di profitto sul dollaro dopo il rally ispirato dal falco Powell, favorendo la ripresa dell’oro, anche se si sono astenuti dal piazzare nuove scommesse long in vista della serie di dati economici di questa settimana.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro ha chiuso ieri al di sopra della media mobile giornaliera a 21 giorni di 1.917 dollari, ottenendo un breakout del range, dopo essere stato scambiato tra le 21 e 200 DMA nelle ultime sessioni di negoziazione.
L'indicatore del Relative Strength Index a 14 giorni si sta muovendo più in alto sopra la linea mediana, suggerendo che la tendenza si è modificata verso il rialzo. Pertanto, è probabile che un ulteriore rialzo possa raggiungere l’ostacolo del 50 DMA a 1.930 dollari.
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