Dopo una correzione verso i 2.060 dollari a inizio giornata, l'oro è tornato positivo superando i 2.070 dollari e spingendosi fino a 2.084 dollari nella sessione americana, il prezzo più alto in più di tre settimane, in previsione dei tagli dei tassi di interesse statunitensi per il prossimo anno. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso di oltre il 2,7%, sotto il 3,8%, trascinando in ribasso anche il dollaro ed aiutando l’oro a salire.
Anche nel mercato di Londra, la London Bullion Market Association, il prezzo di riferimento dell'oro ha toccato il massimo storico di 2.069,40 dollari per oncia troy in occasione delle contrattazioni pomeridiane di oggi, superando il precedente record di 2.067,15 dollari stabilito nell'agosto 2020.
Il prezzo dell'oro di Londra ha aperto l'anno il 3 gennaio a 1.835,05 dollari e da allora è aumentato del 12,7%. Inoltre, a partire dal 2000, il prezzo è aumentato di oltre sette volte.
LBMA è l’organismo leader nel commercio di lingotti che certifica i raffinatori d'oro, consentendone l'accesso al mercato dei lingotti di Londra, il più grande del mondo. Pertanto, il prezzo dell'oro LBMA è il prezzo di riferimento globale per l'oro non allocato consegnato a Londra.
In conseguenza del nuovo record, l’amministratore delegato della LMBA, Ruth Crowell, ha dichiarato: “Non riesco a pensare a una dimostrazione più chiara del ruolo dell'oro come riserva di valore, attestato dall'entusiasmo con cui gli investitori di tutto il mondo si sono rivolti al metallo durante le recenti turbolenze economiche e geopolitiche". #gold #oro
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