I prezzi dell'oro sono scesi oggi poiché i rendimenti elevati dei Treasury USA e un dollaro forte hanno attenuato l'appeal dei metalli preziosi in vista dei dati sull'inflazione statunitense che potrebbero rafforzare le argomentazioni per un inasprimento aggressivo della politica da parte della Federal Reserve.
L'oro spot è sceso dello 0,2% ed anche i futures sull'oro statunitense sono scesi dello 0,2%.
“La BCE ha segnalato che inizierà ad aumentare i tassi a luglio e continuerà ad aumentare i tassi. Il trading sull'oro è leggermente inferiore... Sembra che ci sia un po' di rischio nei mercati che si sta riversando anche sull'oro, inoltre i rendimenti obbligazionari sono leggermente aumentati", ha affermato Bob Haberkorn, senior market strategist di RJO Futures.
La BCE ha dichiarato che interromperà gli acquisti di obbligazioni il 1° luglio e aumenterà i tassi di 25 punti base nel corso del mese. Aumenterà di nuovo a settembre e potrebbe optare per una mossa più ampia, se le prospettive di inflazione non dovessero migliorare.
I rendimenti statunitensi sono aumentati e il dollaro si è rafforzato, rendendo l'oro meno attraente per gli acquirenti esteri.
“Il dato sull'inflazione di domani ha raccolto una notevole attenzione, ma con i prossimi rialzi della Fed scolpiti nella pietra, la rilevanza immediata della pubblicazione di dati è limitata", ha scritto TD Securities in una nota.
“Invece, i partecipanti al mercato saranno edotti su qualsiasi informazione che potrebbe influire sul processo decisionale della Fed dopo settembre".
Secondo un sondaggio Reuters, l'indice di base dei prezzi al consumo (CPI) dovrebbe aumentare del 5,9% su base annua, dopo un aumento annuo del 6,2% ad aprile.
I dati sull'IPC in uscita domani potrebbero offrire indizi sul fatto che la Fed continuerà il suo inasprimento aggressivo nella seconda metà dell'anno.
L'argento spot è sceso dell'1,2% a $ 21,76 l'oncia, il platino è sceso del 3,2% a $ 973,59, mentre il palladio è sceso dell'1% a $ 1.924,02.
REUTERS
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