Oggi, l’oro è sceso, cancellando completamente il ribalzo di venerdì. L’oro è vicino ai minimi della scorsa settimana, sottoposto alla pressione del dollaro in rialzo e, soprattutto, dei rendimenti del Tesoro USA in notevole rialzo.
L'impatto della riunione della Federal Reserve della scorsa settimana ha continuato a farsi sentire e i partecipanti al mercato si stanno posizionando attendendo i dati sull'inflazione al consumo statunitense di venerdì.
L'indice del dollaro è salito, rompendo saldamente sopra 105,70 e raggiungendo livelli superiori a 106,00. Si tratta del livello più alto dal novembre dello scorso anno, segnato dopo aver registrato il decimo guadagno settimanale consecutivo. Il dollaro rimane forte, sostenuto principalmente dalla sovraperformance dell’economia statunitense rispetto all’Eurozona e al Regno Unito. Pertanto, i fattori che spingono il dollaro contribuiscono anche a mantenere sotto pressione il prezzo dell’oro.
I rendimenti dei titoli del Tesoro USA rimangono vicini ai massimi recenti, con il rendimento a 10 anni salito al 4,54%, raggiungendo nuovi massimi pluriennali. Le aspettative di tassi di interesse più elevati per un periodo più lungo continuano a mantenere i rendimenti elevati.
Analisi tecnica
Le prospettive dell’oro sono decisamente ribassiste. Sul grafico a 4 ore, gli indicatori tecnici favoriscono il ribasso, con il prezzo ben al di sotto delle principali medie mobili. Il prezzo sta testando l'area di supporto di $ 1.915 e una rottura al ribasso lo esporrebbe verso i $ 1.908.
Comments