L'oro è balzato sopra i 2.000 dollari all'inizio della sessione americana, ma non è riuscito a preservare il suo slancio rialzista quando il dollaro ha sovraperformato i suoi principali rivali in vista degli attesi annunci della Fed di domani. L’oro si è così ritirato scendendo sotto i 1.985 dollari.
L’oro ha raggiunto il picco di 2.007,91 dollari l'oncia troy durante l'orario di negoziazione europeo, aiutato dai dati sull'inflazione dell'Eurozona più deboli del previsto. L’UE ha anche registrato una crescita tiepida nel terzo trimestre dell’anno, con il dato annualizzato del prodotto interno lordo del terzo trimestre pari allo 0,1%.
Secondo la CB, la fiducia dei consumatori statunitensi è scesa meno del previsto in ottobre. L'indice si è attestato a 102,6, in calo rispetto al 104,3 rivisto al rialzo di settembre. Inoltre, il sottoindice Aspettative si è mantenuto al di sotto della soglia di recessione di 80, contraendosi leggermente a 75,6 da 76,4 del mese precedente. Infine, come evidenziato dal rapporto ufficiale: “le aspettative medie di inflazione a 12 mesi sono aumentate in ottobre al 5,9%, dopo essere rimaste stabili al 5,7% negli ultimi tre mesi”.
A inizio giornata, il dollaro si è rafforzato contro lo yen poiché la Banca del Giappone è stata più conservativa del previsto nella sua modifica al controllo della curva dei rendimenti. Infatti, la BoJ ha lasciato invariati i tassi, come ampiamente previsto, ma ha anche deciso di aumentare la flessibilità dell'YCC, consentendo al rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni di salire oltre l'1%. La banca centrale manterrà comunque i rendimenti contenuti, compiendo un primo timido passo verso un cambiamento di politica.
Gli operatori di mercato si stanno ora preparando per l’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve statunitense. Si prevede che la banca centrale mantenga i tassi invariati, ma le continue pressioni inflazionistiche insieme ad un mercato del lavoro teso alimentano dubbi sulla fine del ciclo di stretta.
Analisi tecnica
L’oro viene scambiato sotto al nuovo minimo settimanale di 1.986,61 dollari, in calo per il secondo giorno consecutivo. Nel grafico giornaliero, il calo sembra correttivo poiché gli indicatori tecnici si sono ritirati con forza moderata dai livelli estremi di ipercomprato. Inoltre, l’oro continua a svilupparsi ben al di sopra delle sue medie mobili, con la SMA 20 che attraversa la SMA 100 quasi verticalmente nella zona di prezzo di $ 1.920.
Nel grafico a 4 ore, gli indicatori tecnici si dirigono verso il basso quasi verticalmente appena sopra la loro linea mediana, anticipando un'estensione verso il basso, ma senza confermarla. Il rischio di un calo più marcato potrebbe aumentare in caso di rottura sotto i 1.976,83$, il minimo giornaliero del 27 ottobre. FXSTREET. #gold #oro
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