L'oro sta perdendo oltre il 2,5%, con un minimo intraday di 2.224,78 dollari.
L’allentamento delle tensioni geopolitiche ha spinto l’oro verso una profonda correzione e la resilienza dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense ha rappresentato un ulteriore elemento a sfavore.
L'oro sta chiaramente pagando l’allentamento delle tensioni in Medio Oriente, poiché il sollievo derivante da un tale contesto ha spinto gli investitori verso asset ad alto rendimento. Infatti, sia gli indici azionari asiatici, che quelli europei e americani hanno guadagnato.
L'attenzione sarà ora rivolta agli Stati Uniti, che pubblicheranno la prima stima del prodotto interno lordo del primo trimestre e dell'indice dei prezzi delle spese per consumi personali di marzo, l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed. Inoltre, la Banca del Giappone annuncerà la sua decisione di politica monetaria, mentre S&P Global svelerà la stima preliminare dei PMI di aprile per la maggior parte delle principali economie.
Analisi tecnica
Il significativo calo intraday di oggi dell’oro potrebbe dar vita ad una correzione ancora più forte, giacché viene scambiato poco sopra i 2.326,56$, che rappresenta il ritracciamento di Fibonacci del 23,6% del rally di 1.984,20$/2.431,43$. Gli indicatori tecnici hanno virato decisamente verso il basso, anche se si collocano ancora su livelli positivi. Inoltre, la media mobile semplice a 20 periodi mantiene la sua forza rialzista al di sopra di quelle più lunghe, fornendo supporto dinamico a circa 2.310 dollari. Una rottura al di sotto di quest'ultimo esporrebbe l’oro al successivo supporto di Fibonacci di 2.260,70 dollari.
Nel breve termine, la tendenza ribassista appare ancora più marcata, con il grafico a 4 ore che mostra che l’oro è sceso al di sotto della SMA 20 ed esercita pressione sulla SMA 100, che è posta pochi dollari al di sopra del già citato supporto di Fibonacci. Inoltre, gli indicatori tecnici sono scesi nettamente entro livelli negativi, avvicinandosi ai livelli di ipervenduto. #gold #oro
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