Il prezzo dell'oro oscilla attorno al minimo intraday di 1.831$ durante il primo giorno di perdita su quattro in vista della sessione europea. Il metallo prezioso sta patendo il rafforzamento del dollaro e l'avversione al rischio del mercato.
L'indice del dollaro USA è rimbalzato dal minimo di una settimana a 104,60, in rialzo dello 0,27% infragiornaliero seguendo l’andamento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA e la tendenza che vede un Federal Reserve aggressiva per i prossimi rialzi dei tassi di interesse.
Detto questo, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni sono saliti ai livelli più alti dall'inizio di novembre 2022 superando la soglia del 4,0%, mentre la controparte a due anni è salita ai livelli più alti da giugno 2007 superando la soglia del 4,91%. Il balzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA ritrae i timori del mercato, che a loro volta stanno pesando su Wall Street ed in particolare sui S&P 500 Futures.
Inoltre, il profilo ottimistico del PMI manifatturiero ISM statunitense per febbraio e le notizie del New York Times che suggeriscono la probabile tensione tra Stati Uniti e Cina, nonché la riunione del Gruppo dei 20 sono oggetto di grande attenzione. Così come le esternazioni del presidente falco della Federal Reserve di Minneapolis Neel Kashkari, e dei politici della Banca d'Inghilterra e della Banca centrale europea sono valutate attentamente.
Al contrario, la recente ripresa dei dati sull'attività in Cina e i commenti ottimistici dei responsabili politici della nazione del drago instillano fiducia per ulteriori rialzi dell’oro. Il ministro cinese delle risorse umane ha recentemente dichiarato: "L'occupazione in Cina continuerà a migliorare quest'anno e rimane complessivamente stabile". Ieri, il ministro delle finanze cinese Liu He si è mostrato pronto a sostenere la spesa fiscale della nazione, sostenendo anche che le basi della ripresa economica cinese sono ancora instabili.
Oggi, gli aggiornamenti provenienti dal G20 potrebbero unirsi ai commenti dei banchieri centrali e ai dati di secondo livello dagli Stati Uniti per fornire indicazioni nell’immediato a supporto dei movimenti dell’oro.
Analisi tecnica del prezzo dell'oro
Il prezzo dell'oro rimane depresso dopo l'inversione da un'area di resistenza orizzontale di tre settimane, intorno a 1.844-48 dollari. Le mosse di pullback coincidono anche con il ritiro dell'RSI dal territorio di ipercomprato e con i segnali MACD ribassisti mantenendo l’oro in area potenzialmente ribassista.
Tuttavia, la convergenza delle medie mobili semplici a 200 e 50, vicino a $ 1.827, sembrano essere il supporto chiave che limita l'ulteriore ribasso del metallo.
Anche se la quotazione scendesse al di sotto della confluenza SMA di $ 1.827, la precedente linea di resistenza del 9 febbraio, vicina a $ 1.817, può fungere da ultima difesa per fermare ulteriori cali.
Al rialzo, le mosse di ripresa devono superare l'ostacolo di 1.848$ per poter successivamente puntare ai massimi di inizio febbraio intorno a 1.870$. A seguire, $ 1.890 e $ 1.900 potrebbero testare lo slancio rialzista prima di dirigere il prezzo dell'oro verso il precedente picco mensile di $ 1.960.
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