Il prezzo dell’oro è cresciuto enormemente in seguito alle notizie del lancio di un attacco israeliano che ha colpito il sito di Isfahan in Iran. Infatti, l’agenzia iraniana Fars News Agency ha riferito di esplosioni all’aeroporto centrale, come riportato dalla gente del posto. Tuttavia, la causa rimane sconosciutae sono in corso indagini per stabilire i dettagli esatti dell'accaduto.
Contemporaneamente all’oro, anche il dollaro è cresciuto, in minor misura, ma limitando in parte l'aumento dei prezzi dell'oro, che ha superato immediatamente i 2.410 dollari durante la sessione asiatica, per poi riposizionarsi, comunque con un incremento, in area 2.390 dollari.
Pertanto, oggi, l’oro che è il più classico dei beni rifugio, sta traendo supporto dalla generale avversione al rischio che si sta diffondendo nei mercati finanziari dopo la conferma da parte di ABC News che missili israeliani hanno colpito un sito in Iran, esacerbando le tensioni in Medio Oriente.
Viceversa, ieri, l’oro era stato messo sotto pressione per effetto dell’intervento di alcuni membri della Fed che avevano mandato messaggi aggressivi, portando ad un'impennata dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA e del biglietto verde.
Nello specifico, il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, aveva sottolineato che l'inflazione statunitense è eccessivamente elevata e che la Fed deve ancora compiere progressi nell'affrontare l'inflazione. Analogamente, il presidente della Fed di New York, John Williams, aveva evidenziato l'impegno della Fed a dipendere dai dati, affermando di non percepire la necessità immediata di abbassare i tassi di interesse. #gold #oro
Comments