L'oro continua a correre al rialzo sfruttando la debolezza del dollaro dopo l'annuncio di politica monetaria della Banca centrale europea e i dati pubblicati negli Stati Uniti.
Inoltre, continua ad aggiornare i precedenti massimi storici, di cui quello attuale vale $ 2.558, trovando ulteriore supporto nelle scarse prestazioni degli indici statunitensi.
La BCE ha deciso di ridurre il tasso di deposito di 25 punti base, al 3,5%, come ampiamente previsto. Tuttavia, il tasso di interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento è stato tagliato di 60 punti base al 3,65% e anche il tasso di interesse sulla linea di credito marginale è stato tagliato di 60 punti base al 3,9% dal precedente 4,5%. La decisione appare come accomodante, ma non è riuscita ad avere un impatto negativo sull'euro.
Gli Stati Uniti hanno pubblicato l'indice dei prezzi alla produzione di agosto, che è aumentato dell'1,7% rispetto all'anno precedente, al di sotto dell'1,8% previsto e del precedente 2,1%. Su base mensile, il PPI è aumentato dello 0,2%, leggermente al di sopra dello 0,1% previsto. Inoltre, le richieste iniziali di disoccupazione per la settimana conclusasi il 6 settembre hanno soddisfatto le aspettative, attestandosi a 230.000.
I dati supportano un taglio del tasso di interesse della Fed, ma non sono sufficienti a giustificare le speranze per una riduzione di 50 punti base.
Analisi tecnica
L’oro sta mantenendo la sua posizione rialzista e il grafico giornaliero mostra che ha incontrato domanda in corrispondenza della media mobile semplice a 20 periodi per il sesto giorno consecutivo, mentre le SMA a 100 e 200 continuano a dirigersi verso l’alto, molto al di sotto di quella più breve. Anche gli indicatori tecnici hanno acquisito slancio rialzista con ampio margine per estendere i guadagni.
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