L’oro viene scambiato in lieve rialzo intorno ai 2.033 dollari, con il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni che si muove in un ambito ristretto di poco inferiore al 4,3% dopo la pubblicazione degli ultimi dati statunitensi che hanno reso l’oro molto volatile senza fornire un chiaro slancio direzionale.
In definitiva, l’oro sta riprendendosi parte dei modesti guadagni accumulati nel primo pomeriggio negli Stati Uniti, ma, in generale, non ha suscitato un particolare interesse durante tutta la giornata.
Anche il dollaro è rimasto sulla difensiva per gran parte della giornata, trovando una domanda di breve durata in seguito ai dati macroeconomici degli Stati Uniti. Quando gli ordini di beni durevoli di gennaio sono scesi del 6,1%, molto peggio del calo del 4,5% previsto dagli operatori del mercato e la fiducia dei consumatori del Conference Board si è contratta a 106,7 a febbraio dal 110,9 rivisto al ribasso di gennaio, diminuendo per la prima volta in quattro mesi.
Inoltre, secondo il rapporto ufficiale, l'indice della situazione attuale, che riflette l'attuale percezione dei consumatori del contesto economico e del mercato del lavoro, è sceso a 147,2 da 154,9 e l'indice delle aspettative è scivolato a 79,8, sotto la soglia fondamentale di 80.
La delusione dei dati ha pesato anche sui titoli azionari, ma gli operatori di mercato mantengono un atteggiamento cauto in attesa della pubblicazione dei dati relativi all'inflazione che arriveranno nel corso della settimana.
Analisi tecnica
L’oro si avvia a terminare una giornata che, alla fine, risulta poco mossa per il secondo giorno consecutivo, mantenendo un atteggiamento da neutrale a rialzista. Nel grafico giornaliero, continua a svilupparsi al di sopra della media mobile semplice a 20 giorni, attualmente a 2,025 dollari, in linea con l'assenza di forza direzionale. Tuttavia, la SMA 100 continua a dirigersi verso l’alto ben al di sotto del livello attuale, incrementando i segnali rialzisti. Inoltre, gli indicatori tecnici continuano a consolidarsi attorno alle loro linee mediane, non riuscendo a fornire nuovi indizi direzionali.
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