L'oro ha cambiato direzione scendendo fino a 2.150 dollari dopo aver inizialmente stazionato in prossimità dei 2.180 dollari. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è aumentato di oltre l’1,2% riportandosi al 4,15% dopo i dati sull’inflazione statunitense, rendendo la vita difficile all’oro.
Oggi è anche il primo giorno negativo per l’oro dopo un’ampia serie di crescite consecutive nonostante il dollaro sia avanzato minimamente anche dopo la pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti. Il Bureau of Labor Statistics ha riportato che l'IPC è aumentato del 3,2% su base annua a febbraio, leggermente al di sopra del 3,1% previsto dagli operatori del mercato. Il dato core, che esclude la volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia, si è attestato al 3,8%, superiore al 3,7% previsto, anche se inferiore al 3,9% registrato a gennaio.
I dati hanno innescato una modesta domanda di dollari nel breve termine, spingendo in maggior misura i rendimenti dei titoli di stato, mentre i mercati azionari hanno registrato un rialzo, con i tre principali indici di Wall Street saldamente in positivo nel contesto di un rally nel settore tecnologico.
Tuttavia, nonostante tutto, i dati statunitensi non hanno alterato in misura sostanziale il quadro complessivo, giacché non hanno influenzato minimamente le probabilità del taglio dei tassi a giugno da parte della Fed, sebbene gli operatori di mercato rimangono ancora in attesa di un quadro più chiaro.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che l’oro ha finalmente iniziato a correggere le condizioni estreme di ipercomprato, anche se ciò non esclude la possibilità di un massimo più alto. Adesso viene scambiato al di sopra del ritracciamento del 23,6% dell'ultima corsa rialzista misurata tra 1.984,03$ e 2.195,22$, a 2.145,17$.
Gli indicatori tecnici si dirigono verso il basso ma rimangono ancora in zona ipercomprato e l’oro continua a svilupparsi ben al di sopra della sua media mobile semplice a 20 periodi, che si dirige saldamente verso l’alto intorno ai 2.071 dollari, appena una manciata di dollari al di sopra del ritracciamento del 61,8% del suddetto rally.
Il grafico a 4 ore mostra che l’oro si sta attualmente sviluppando al di sotto della SMA 20, fornendo una resistenza a breve termine a circa 2.172 dollari. Inoltre, le medie mobili più lunghe mantengono la loro pendenza rialzista ben al di sotto del livello attuale, suggerendo che l’oro potrebbe riprendere la sua crescita. Infine, gli indicatori tecnici si attestano in territorio neutrale, con l'indicatore Momentum in calo, ma l'indicatore Relative Strength Index che si stabilizza intorno a 52, suggerendo un potenziale continuum del calo in atto. #gold #oro
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