Dopo un recupero di due giorni consecutivi, oggi l'oro perde terreno e viene scambiato in negativo intorno ai 2.020 dollari, dopo essere sceso fino a 2.016,42 dollari all'inizio della sessione americana.
E’ stato penalizzato dal rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni che, seppur in calo, rimane al di sopra del 4,1% grazie alle crescenti aspettative sul perdurare delle attuali condizioni di politica monetaria della Fed.
In questa fase, prevale una certa cautela tra gli investitori che attendono gli importanti dati statunitensi che saranno diffusi nel corso della settimana. Infatti, gli Stati Uniti hanno un calendario piuttosto fitto caratterizzato dalla stima preliminare del prodotto interno lordo del quarto trimestre, con il dato annualizzato previsto al 2%, in calo rispetto al 4,9% del terzo trimestre e dall’indice dei prezzi Core Personal Consumption Expenditures di dicembre, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed. Si prevede che l'indice dei prezzi PCE salirà dello 0,2% su base mensile e del 3,0% su base annua, leggermente al di sotto dei dati di novembre.
Inoltre, in settimana si riuniranno anche diverse banche centrali ed emetteranno i loro verdetti in materia di politica monetaria, mentre la Fed lo farà la prossima settimana.
Analisi tecnica
L’oro si sta sviluppando al di sotto della media mobile semplice a 20 giorni mentre le medie mobili più lunghe mancano di forza direzionale rimanendo ben al di sotto del livello attuale. Inoltre, gli indicatori tecnici sono tornati a scendere entro livelli negativi, anche se la loro forza è limitata.
Nel breve termine, il grafico a 4 ore rappresenta una posizione neutrale dopo aver brevemente attraversato il livello piatto della SMA 20, ma si è rapidamente ripreso al di sopra di esso, suggerendo che, in questo momento, la tendenza ribassista non sta nettamente prevalendo, con gli indicatori tecnici che non riescono a fornire chiari indizi direzionali. FXSTREET. #gold #oro
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