L’oro ha vissuto la prima parte della giornata muovendosi nel proprio range familiare, ma sempre in positivo. In seguito alla pubblicazione del rapporto sui salari non agricoli negli Stati Uniti, risultato inferiore alle aspettative, è sceso sotto i 2.280 dollari, per poi ritornare verso i valori di apertura di giornata.
Il rapporto NFP statunitense ha mostrato che ad aprile si sono aggiunti 175.000 nuovi lavoratori alle fila degli occupati, un valore inferiore ai 243.000 previsti e ai 315.000 del mese precedente, rivisti al rialzo.
Anche la retribuzione oraria media è stata più bassa al 3,9% su base annua e allo 0,2% su base mensile, rispetto alle stime del 4,0% e dello 0,3%. Inferiore al 4,1% e allo 0,3% del mese precedente. Il lieve rallentamento del ritmo di crescita del costo del lavoro conferma un rallentamento delle pressioni inflazionistiche.
Pure le ore medie lavorate sono scese a 34,3 rispetto al precedente 34,4 e allo stesso valore previsto, probabilmente riflettendo un aumento del lavoro part-time, solitamente interpretato come negativo dagli economisti.
Il tasso di disoccupazione è salito al 3,9% dal 3,8% precedente, senbbene non fosse stato previsto alcun cambiamento, mentre il tasso di partecipazione al lavoro è rimasto invariato al 62,7%.
Questi dati potrebbero aumentare le possibilità che la Fed possa tagliare i tassi di interesse prima del previsto. Pertanto, hanno pesato sul dollaro, riducendone gli afflussi di capitale, e l’indice è sceso dopo la loro pubblicazione.
Il prezzo dell’oro, invece, come ovvia logica, è subito aumentato. Ma, altrettanto rapidamente ha restituito tutti i guadagni realizzati. Inizialmente è salito a circa 2.310 dollari, con un guadagno di oltre mezzo punto percentuale, poi è precipitato sotto i 2.280 dollari, poiché il tono complessivamente positivo del sentiment del mercato ha fatto da catalizzatore per il calo del prezzo dell'oro, innescando un rally delle azioni statunitensi, con l’indice S&P 500 in forte rialzo di oltre l’1,2%.
Oggi sono stati diffusi anche altri dati relativi agli Stati Uniti, che hanno mostrato un calo più profondo del previsto del PMI ISM dei servizi ad aprile, sceso a 49,4, contro la previsione di un aumento a 52,0 dal precedente 51,4. Il settore dei servizi è significativo in termini di tassi di interesse perché è stato individuato come generatore di un’elevata inflazione salariale, mantenendo quindi elevati i tassi di interesse.
Analisi tecnica
Il prezzo dell’oro sta seguendo un andamento laterale
ed è rimbalzato sul grafico a 4 ore.
Dal punto di vista direzionale, l’oro si trova in una sorta di terra di nessuno, poiché sarebbe necessaria una rottura netta al di sotto dei 2.285 dollari per confermare un ulteriore ribasso o una rottura al di sopra del gruppo delle medie mobili a circa 2.350 dollari per riprendere un nuovo ambiente più rialzista.
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