L'oro sta continuando la striscia di perdite durata una settimana, scendendo al livello più basso degli ultimi sette mesi a 1.815 dollari. Il tono rialzista di fondo del dollaro rimane intatto, sulla scia dell’impennata dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, supportati dai segnali incoraggianti dell’economia statunitense resiliente, che esasperano il trend ribassista dell’oro.
La persistente retorica aggressiva della Fed che, attraverso i suoi membri, continua a sostenere un tasso di interesse più alto per un periodo più lungo, sottolineando che la politica dovrà rimanere restrittiva per “un po’ di tempo” per riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%, e le continue turbolenze del mercato obbligazionario continuano a spingere i rendimenti dei titoli del Tesoro USA verso l’alto, ai massimi di 16 anni. Il dollaro ne sta traendo sostegno, supportato anche dalla notizia che il governo americano ha evitato lo shutdown, almeno per altri 45 giorni, e dai dati PMI contrastanti delle imprese cinesi, che hanno contribuito a un tono di rischio più cauto.
Anche oggi, il prezzo dell'oro continua a rimanere vulnerabile verso ulteriori rischi al ribasso, seguendo la domanda ininterrotta per il dollaro in un prolungato scenario di mercato avverso al rischio. Inoltre, anche le vacanze della Settimana d'Oro in Cina contribuiscono a fornire slancio negativo al prezzo dell'oro.
Pertanto, gli investitori rimangono cauti in vista della pubblicazione dei dati sulle nuove offerte di lavoro JOLTS negli Stati Uniti, che, questa settimana, saranno i primi di una serie di indicatori critici sul mercato del lavoro statunitense e risulteranno fondamentali per determinare la prossima direzione del dollaro e del prezzo dell’oro nelle prossime settimane. Le offerte di lavoro negli Stati Uniti erano scese a luglio a 8,827 milioni, il livello più basso in quasi 2 anni e mezzo. È probabile che ad agosto l'indicatore mostri un modesto miglioramento a 8,83 milioni.
Analisi tecnica
L'impostazione tecnica giornaliera del prezzo dell'oro suggerisce la possibilità di un rimbalzo prima di riprendere un nuovo trend al ribasso. L'indicatore del Relative Strength Index a 14 giorni rimane profondamente all'interno del territorio ipervenduto. Pertanto, un ipotetico rimbalzo correttivo potrebbe mettere alla prova la resistenza, prima supporto, posta al livello di 1.850 dollari.
Il supporto immediato è posto al livello di 1.810 dollari, dove si allinea il minimo dell’8 marzo.
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