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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro si avvicina al valore tondo dei 1.900 dollari

L'oro sta estendendo il suo calo dirigendosi pericolosamente verso i 1.900 dollari poiché il dollaro sta tentando un rimbalzo in un contesto di mercato cauto e grazie ai rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi più elevati.

I mercati rimangono avversi al rischio prendendo spunto dalla chiusura negativa di Wall Street, sulla scia del calo delle azioni Apple e Oracle. Inoltre, ci sono timori per le rinnovate aspettative aggressive della Banca Centrale Europea e della Banca del Giappone e per le implicazioni sulla crescita economica globale, nonché per il continuo aumento dei prezzi del petrolio, che sono vicini ai massimi di dieci mesi, guidati dai tagli dell’OPEC+.

In questo contesto, il dollaro sta trovando domanda a causa dell’avversione al rischio, esercitando una pressione al ribasso sul prezzo dell’oro. Inoltre, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA stanno invertendo il precedente calo sulle aspettative che i dati dell’indice dei prezzi al consumo statunitensi spingerebbero la Fed a effettuare un altro aumento dei tassi di interesse a novembre o dicembre, mentre la probabilità di una pausa a settembre è pari al 93%. Pertanto, il prezzo dell’oro rimane esposto a rischi al ribasso al di sotto di 1.900 dollari.

L'indice dei prezzi al consumo statunitense è previsto in aumento ad agosto del 3,6% su base annua, in rialzo rispetto al 3,2% registrato a luglio. L'inflazione core annuale dell'IPC dovrebbe scendere al 4,3%, rispetto all'aumento del 4,7% di luglio. Su base mensile, l'IPC statunitense dovrebbe aumentare dello 0,6% ad agosto, mentre il dato core dovrebbe rimanere stabile allo 0,2%.

Già ieri, il prezzo dell'oro era crollato dopo che le previsioni sull'inflazione trapelate dalla BCE avevano aumentato le aspettative da falco per l'imminente incontro politico della BCE, pesando sul metallo brillante non fruttifero. Inoltre, aveva preso piede l’interesse intorno all'euro sostenuto rapporto della BCE, spingendo il cambio euro-dollaro in forte rialzo a scapito del dollaro, il cui ripiegamento aveva contribuito a limitare le perdite dell’oro vicino a $ 1.907.

Analisi tecnica

In vista della pubblicazione dell’inflazione negli Stati Uniti, il percorso di minor resistenza per il prezzo dell’oro rimane al ribasso dopo aver tracciato ieri una rottura del precedente range di scambio, che si era consolidato tra le medie mobili giornaliere a 21 e 50, rispettivamente a 1.917 e 1.932 dollari, con la chiusura di giornata al di sotto della prima.

Il Relative Strength Index a 14 giorni punta verso il basso sotto la linea mediana, suggerendo che c'è più spazio per il ribasso.

Il prossimo supporto significativo è rappresentato dalla soglia dei 1.900 dollari.

Al contrario, la resistenza immediata è diventata la DMA 21 a 1.917 dollari, al di sopra della quale riemergerebbe nuovamente l’ostacolo della DMA 200 a 1.921 dollari. FXSTREET. #gold #Oro

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