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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L'oro si avvicina all’area di supporto di 2.145 dollari

Oggi, l’oro è sceso a 2.151,75 dollari, non lontano dal minimo settimanale di 2.150,50 dollari, poco al di sopra dell'area di supporto, durante la sessione americana, per poi riportarsi al di sopra dei 2.160 dollari. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è aumentato di oltre il 2,3% portandosi quasi al 4,3% dopo i dati sull’inflazione alla produzione e sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, causando il calo dell’oro.

I dati sulle vendite al dettaglio di febbraio, hanno mostrato un modesto aumento dello 0,6% e, nonostante il miglioramento rispetto al precedente -1,1%, il dato non ha raggiunto l'aumento previsto dello 0,8%. Inoltre, l'indice dei prezzi alla produzione per lo stesso mese è aumentato dell'1,6% su base annua, più del previsto, mentre il valore annuale principale è rimasto invariato al 2% contro l'1,9% previsto. Infine, le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione per la settimana terminata l'8 marzo sono scese a 209.000, meglio delle 218.000 previste.

Anche il dollaro ha ripreso slancio, dopo un paio di sessioni tranquille, salendo in seguito ai dati macroeconomici statunitensi che fanno ipotizzare che la Fed potrebbe essere più cauta con i prossimi tagli dei tassi.

La banca centrale, che si riunirà mercoledì prossimo, ha anticipato nella riunione di dicembre tre potenziali tagli dei tassi durante l’anno. Tuttavia, gli operatori di mercato scommettono sempre più su una posizione più conservativa che sarà annunciata nella riunione di marzo, poiché l’inflazione rimane elevata, il settore del lavoro relativamente ristretto e la crescita lenta.

Domani sarà pubblicata negli Stati Uniti la stima preliminare del Michigan Consumer Sentiment Index di marzo, previsto invariato a 76,9, la stima della produzione industriale e dell'utilizzo della capacità per febbraio.

Analisi tecnica

L’oro si aggira intorno ai 2.162$ e sembra sul punto di estendere il suo calo. Tuttavia, solo se l’oro scendesse sotto i 2.145,17 dollari, il ritracciamento di Fibonacci del 23,6% dell'ultima corsa rialzista misurata tra 1.984,03 e 2.195,22 dollari, si avrebbe la conferma di un innesco ribassista, con il successivo supporto di Fibonacci che sarebbe rappresentato da $ 2.114,53.

Gli indicatori tecnici si stanno dirigendo saldamente verso l’alto, sebbene ancora a livelli estremi di ipercomprato, supportando l’ipotesi di una forte correzione ma lungi dal suggerire la fine del trend rialzista. Inoltre, le medie mobili rimangono molto al di sotto del livello attuale, con la media mobile semplice a 20 periodi che si dirige verso l’alto quasi verticalmente sopra quelle più lunghe e converge con il ritracciamento del 50% della suddetta corsa a circa 2.089,90$.

Il grafico a 4 ore supporta invece l’ipotesi ribassista, suggerendo però che il declino in corso potrebbe essere correttivo. #gold #oro

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