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L'oro si consolida intorno ai 1.860 dollari, in attesa dei dati sull'inflazione statunitense

L’oro sta consolidando i guadagni vicino ai 1.860 dollari. Gli investitori stanno prendendo una pausa in uno stato di umore positivo. Il prezzo dell’oro sta accantonando le tensioni in Medio Oriente poiché gli occhi di tutti sono rivolti ai fondamentali statunitensi ed alle aspettative sulla Fed. Oggi, e forse per l’intera settimana, il PPI statunitense (in uscita alle 13:30 ora italiana) e i verbali della Fed della riunione del 19-20 settembre scorso (in uscita alle 19:00 ora italiana) saranno la chiave di volta. Pertanto, l’oro rimane sostanzialmente fermo, ma si mantiene vicino ai livelli più alti di oltre una settimana, dopo che i commenti dei funzionari della Fed hanno suggerito che il recente aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA potrebbe ridurre la necessità di ulteriori rialzi dei tassi facendo scendere il dollaro al minimo di quasi due settimane contro un paniere di valute, seguendo il calo dei rendimenti del Tesoro.

“Con l’inflazione statunitense scesa dal suo picco, il rischio di aumentare troppo poco i tassi di interesse non supera più di gran lunga il rischio di aumentare troppo i tassi”, ha affermato Mary Daly, presidente della Fed di San Francisco. Pertanto, anche se l’economia americana avanza, l’aumento dei tassi di interesse sui titoli di stato potrebbe minacciare i piani dei banchieri centrali che pensavano di aver posto le basi per un periodo stabile di crescita continua, bassa disoccupazione e inflazione in graduale calo.

L’SPDR Gold Trust, il più grande fondo quotato in oro del mondo, ha dichiarato che ieri le sue partecipazioni sono diminuite. #gold #oro

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