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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro si consolida intorno ai 2.320 dollari

L'oro non riesce a rimbalzare in maniera decisa per recuperare quanto perduto a inizio settimana, ma riesce a rimanere agevolmente sopra i 2.300 dollari. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni continua a crescere portandosi sopra il 4,64% dopo la pubblicazione dei dati statunitensi, non consentendo all’oro di ripartire verso l’alto.

Oggi, l’oro ha oscillato intorno ai 2.325 dollari sulla scia dei dati odierni provenienti dagli Stati Uniti, che hanno fatto seguito agli scoraggianti PMI globali S&P risultati più deboli del previsto.

Gli ordini di beni durevoli sono aumentati del 2,3% a marzo, meno del 2,5% previsto. Inoltre, il dato di febbraio è stato rivisto al ribasso all'1,5% rispetto alla precedente stima del 2,2%.

Nel complesso, i dati statunitensi mostrano che l’economia non sta andando così tanto bene da consentire alla Fed di mantenere i tassi agli attuali livelli per tutto il tempo che vorrebbe.

Il mercato comincia a ritenere che la Fed debba mettere mano ai tagli e i dati che arriveranno nei prossimi giorni potranno fornire maggiori certezze. Domani sarà pubblicata la stima preliminare del prodotto interno lordo del primo trimestre, che dovrebbe mostrare che l’economia è cresciuta nei tre mesi dell’anno ad un ritmo annualizzato del 2,5%. Poi, a seguire, venerdì sarà il momento dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali di marzo, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed.

Analisi tecnica

L’oro continua a rimanere attorno al ritracciamento di Fibonacci del 23,6% del rally $ 1.996,06/$ 2.431,43, incapace di rimbalzare al di sopra di tale livello.

Il grafico giornaliero mostra che l’oro è anche bloccato attorno alla media mobile semplice di 20 periodi e gli indicatori tecnici mancano di forza direzionale appena sopra le loro linee mediane.

I dati tecnici nel grafico a 4 ore mostrano un potenziale rialzista limitato e gli indicatori rimangono su livelli negativi, con l’indicatore Momentum che avanza e l’indicatore Relative Strength Index che si consolida intorno a 43. #gold #oro

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