Dopo il forte calo di venerdì, l’oro si è stabilizzato intorno ai 2.330 dollari, con il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni che cresce quasi nulla e il dollaro sotto pressione.
Le aspettative che la Fed possa ridurre i tassi di interesse due volte nel 2024 si sono rafforzate in un contesto di allentamento delle pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti.
Prima l’indice dei prezzi al consumo ha mostrato che la pressione sui prezzi è diminuita più del previsto a maggio, poi il rapporto preliminare di giugno di S&P Global Purchasing Managers Index ha mostrato segnali di moderato raffreddamento nella crescita dei costi. Il rapporto ha evidenziato che: “L’inflazione dei prezzi di vendita è scesa al minimo di cinque mesi a giugno. Il tasso di incremento è tuttavia sceso al minimo su cinque mesi nel settore dei servizi, dove l’aumento è stato tra i più bassi degli ultimi quattro anni, e al minimo su sei mesi nel settore manifatturiero”.
Pertanto, lo strumento FedWatch del CME mostra che la Fed procederà all’allentamento della politica monetaria nella riunione di settembre e realizzerà i successivi tagli dei tassi a novembre o dicembre. La probabilità di un taglio dei tassi a settembre è del 66%.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro si è consolidato da più di due mesi tra $ 2.277 e $ 2.450 e la media mobile esponenziale a 50 giorni vicino a 2.318 dollari continua a fornire supporto. Il Relative Strength Index a 14 giorni oscilla nell'intervallo 40,00-60,00, indicando che l’oro non ha ancora imboccato una via decisa, in un senso o nell’altro. Pertanto, nel breve termine, il prezzo dell’oro rimane ancora su una traiettoria incerta. #gold #oro
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