Il prezzo dell'oro ha ripreso a salire dopo aver toccato il minimo di $ 2001, a seguito del rapporto sull'inflazione negli Stati Uniti che ha mostrato dati contrastanti. Inoltre, i recenti commenti dei funzionari della Fed sull'eccessiva stretta della politica monetaria continuano a mantenere il dollaro americano sotto pressione. L’oro viene scambiato intorno ai 2.010$, al di sopra del suo prezzo di apertura di oltre lo 0,30%.
Il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha mostrato che l'indice dei prezzi al consumo di marzo è aumentato meno del 5,2% previsto, passando dal 6% al 5% su base annua, in base ai dati pubblicati prima dell'apertura di Wall Street. Tuttavia, non tutte le notizie sono positive, poiché il Core CPI, che esclude gli elementi volatili, è rimasto invariato al 5,6% su base annua.
L’oro ha reagito al rialzo, raggiungendo un nuovo massimo giornaliero a 2.028,32$, ma subito ha perso parte di quei guadagni serpeggiando al di sotto dell'area di $ 2.010. Al contrario, il dollaro ha esteso la sua tendenza al ribasso a due giorni consecutivi di perdite, come mostrato dall'indice che misura la performance di sei valute rispetto al dollaro USA. L’indice scambia a 101,5, in calo di oltre lo 0,6% e minacciando di scendere sotto quota 101,000.
Un altro motivo del balzo dell'oro è stato il brusco calo dei rendimenti dei buoni del Tesoro USA, con il rendimento dei titoli a 2 anni che è crollato di 14 punti base, prima di annullare quelle perdite. Tuttavia, le scommesse degli operatori sulla possibilità che la Federal Reserve statunitense continuerà ad inasprire le condizioni monetarie si sono attestate al 67,2% per un aumento dei tassi di 25 punti base, rispetto al 72,9% di ieri.
Il presidente della Fed di Richmond Thomas Barkin ha affermato che il rapporto era in linea con le aspettative, ma ha aggiunto che sebbene l'inflazione abbia raggiunto il picco, "c'è ancora molta strada da fare". Inoltre ha affermato che “prima della riunione di maggio, il PCE e l'ICE saranno cruciali per valutare la sua posizione nella prossima riunione”.
Analisi tecnica dell'oro
Anche se l’oro registra piccoli guadagni, l'azione dei prezzi forma un martello invertito preceduto da un trend rialzista, di solito una candela ribassista. Gli oscillatori rimangono rialzisti, ma il Relative Strength Index ha interrotto il suo trend rialzista ed è laterale, mentre il Rate of Change è quasi neutrale. Per una ripresa rialzista l’oro deve superare il massimo di oggi a 2.028,32$, dopodiché potrebbe attaccare il massimo annuale di 2.032,13$. Diversamente, l’oro potrebbe estendere le perdite sotto i 2.000 dollari, con l'EMA a 20 giorni che rappresenta la prima zona di resistenza a 1.974,00 dollari, seguita dal massimo del 2 febbraio a 1.959,74 dollari. FXSTREET. #gold #oro
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