L'oro continua nel suo percorso di ripresa, segnando il livello più alto da metà dicembre a $ 2.678.
Nel pomeriggio i mercati statunitensi sono stati chiusi per la giornata di lutto nazionale e l’oro ha tirato cautelativamente i remi in barca assestandosi vicino ai $ 2.670, ma l'interesse speculativo continua a mantenere gli asset rifugio generalmente sostenuti.
Oggi sono stati pubblicati anche alcuni dati relativi al mercato del lavoro statunitense. In particolare, i datori di lavoro con sede negli Stati Uniti hanno annunciato 38.792 tagli a dicembre, in calo del 33% rispetto ai 57.727 tagli annunciati il mese precedente. Inoltre, il rapporto Challenger Job Cuts, è risultato in aumento dell'11% rispetto ai 34.817 tagli annunciati nell'ultimo mese del 2023.
Il clou settimanale, é però rappresentato dal rapporto NFP statunitense di dicembre, in uscita domani, che dovrebbe mostrare 160.000 nuove posizioni. Inoltre, si prevede che il tasso di disoccupazione rimarrà stabile al 4,2%.
I mercati finanziari accoglieranno probabilmente con favore questi numeri, che consentirebbero alla Fed di seguire un percorso più restrittivo nella prossima riunione del 28 e 29 gennaio.
Analisi tecnica
Il potenziale rialzista dell’oro è aumentato, poiché ha registrato un massimo e un minimo più alti per il terzo giorno consecutivo, estendendo i guadagni oltre tutte le sue medie mobili. Inoltre, gli indicatori tecnici si dirigono saldamente verso l’alto entro livelli positivi, favorendo una ulteriore crescita.
Anche nel breve termine, secondo il grafico a 4 ore, l’oro appare rialzista, con gli indicatori tecnici Momentum, che sale a livelli positivi, e Relative Strength Index che si ritira modestamente dai valori di quasi ipercomprato, ma non abbastanza per giustificare un movimento ribassista. #gold #oro
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